Covid, 800 posti letto per battere le varianti. Ecco il nuovo piano della Regione

Covid, 800 posti letto per battere le varianti. Ecco il nuovo piano della Regione
di Luca Benedetti
3 Minuti di Lettura
Lunedì 1 Marzo 2021, 10:30

PERUGIA - Cambia il piano di salvaguardia. Perché ormai il virus mutato in varianti e le settimane passate che hanno fatto vivere all’Umbria l’incubo di sprofondare in una zona rossa da paura, ha fatto mettere mano a quello che era stato indicato con la consulenza di Guido Bertolaso. Non ci sono più i posti letto a Civitanova prenotati grazie all’intesa con la regione Marche. I numeri cambiano e detto, come anticipato nei giorni scorsi, dei 201 posti previsti in terapia intensiva, il numero di posti letto Covid negli ospedali della regione, cresce. Si arriverà a 762 posti. Oltre ai 201 di terapie intensiva, ce ne sono 561 per acuti. Nei numeri indicati durante il Cor anche 118 posti letto per sub acuti. L’emergenza porta a intervenire per primi negli ospedali di Perugia e Spoleto. Come, è stato illustrato sabato mattina durante i lavori del Cor dal commissario per l’emergenza, Massimo D’Angelo.
Ecco cosa è scritto in uno dei documenti del nuovo piano di salvaguardia: «Nelle fasi di maggiore afflusso per l’evolversi in ascesa di ondate epidemiche con maggiore necessità di posti letto l’aggiornamento del Piano di Salvaguardia, prevede di:
Attivare ulteriori 157 posti letto per acuti, per una disponibilità complessiva di almeno 537 posti letto per acuti dedicati Covid di cui 41 di Terapia semintensiva
Attivare ulteriori 74 posti letto di Terapia Intensiva, per una disponibilità complessiva di 201 posti letto complessivi fra quelli dedicati al Covid e quelli generalisti».
Ed ancora: «La dotazione complessiva di posti letto di Terapia Intensiva prevista con il piano di salvaguardia è pari a 74 posti aggiuntivi di cui 56 in strutture esterne e 18 nei Presidi Ospedalieri. Il precedente Piano prevedeva un massimo di 58 posti letto nei quali erano compresi 14 posti letto da realizzare al III piano dell’Ospedale di Terni e 14 posti letto nella struttura di Civitanova Marche. Tali 28 posti letto non vengono riproposti nel presente Piano in quanto sono contenuti nei 44 posti letto dei Moduli esterni inviati dalla Struttura Commissariale, dotazione che consente di avere ulteriori 16 posti letto aggiuntivi rispetto al piano iniziale». Moduli che verranno consegnati con qualche ritardo rispetto al timing iniziale perché sono necessario lavori aggiuntivi sull’antincendio. Posti letto che verranno gestiti, secondo quando sottolineato dallo stesso commissario, secondo i parametri previsti con i nuovi standard con il Decreto rilancio. Non più quindi un medico anestesista ogni posto letto, ma uno ogni quattro. Con la possibilità di una formazione extra per il personale infermieristico a cui dovrebbero lavorare i due medici che stanno mettendo a punto il piano per la partenza dell’ospedale da campo: Giovanni Cipolotti e Michele Michelutti.
A proposto di ospedale da campo. È iniziata la formazione del personale e domani è in calendario la presentazione del progetto di assetto al Collegio dei sanitari. Durante il Cor il dg Dario ha sottolineato la necessità di dare un ruolo alla Protezione Civile regionale proprio per quello struttura. Che, da quello che è emerso, ha avuto un inciampo durante le prove. Alla prova del generatore d’emergenza, il generatore non è partito.
A proposito di intoppi. Al Centro della Protezione civile regionale sono stoccati in un container circa 100mila tamponi pungidito con scadenza aprile 2021. Acquistati per la sorveglianza di massa, ma al momento resto fermi al palo. Il panorama, rispetto alla necessità di screening così massicci è cambiato con l’avvio della vaccinazione. Il commissario D’Angelo ha annunciato, durante i lavori del Cor, l’impegno a un utilizzo immediato da parte delle strutture che avevamo ordinato quei tamponi che sono rimasti inspiegabilmente ai box.

© RIPRODUZIONE RISERVATA