IL MECCANISMO Ma come funziona la frode? In un modo purtroppo particolarmente semplice. Un messaggio, di posta elettronica ma può essere anche un sms, con tutte le caratteristiche giuste per far cadere una persona in errore: loghi e colori sono quelli della propria banca, l’arrivo del messaggio sulla propria casella di posta elettronica e la richiesta di confermare tutte le proprie credenziali sono a una prima occhiata convincenti. Per questo motivo le banche hanno avvertito la necessità di far sapere ai propri clienti che non fanno comunicazioni del genere e che si tratta di un tentativo di truffa, perché cliccando sul link proposto in realtà si permette ai pirati informatici di entrare nel proprio conto corrente e svuotarlo in pochi minuti. E non è un caso come, durante queste settimane di lockdown, anche a Perugia e in Umbria si sia registrata un’impennata di questi tentativi di attacco: lo stare in casa forzato e l’impossibilità, se non tramite appuntamento, di recarsi in banca hanno incrementato gli accessi e l’utilizzo dell’home banking anche da persone non molto ferrate in tema di truffe online e dunque più facilmente raggirabili.
CONSIGLI Ma come si possono combattere questi attacchi? «Il consiglio migliore è cambiare spesso la password e renderla più difficile possibile - dicono dalla polizia postale - usando maiuscole, numeri e caratteri speciali». Altro consiglio è controllare regolarmente le movimentazioni del conto corrente e, per chi controlla il proprio conto dallo smartphone, disattivare il Wifi, la geolocalizzazione e il bluetooth quando non si usano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA