Coronavirus, a Perugia chat di quartiere per fare le mascherine

Coronavirus, a Perugia chat di quartiere per fare le mascherine
di Riccardo Gasperini
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Martedì 24 Marzo 2020, 11:14 - Ultimo aggiornamento: 11:15
PERUGIA - Le mascherine sono introvabili nelle farmacie come online e i cittadini si organizzano col fai da te in piena emergenza coronavirus. Succede anche nei quartieri cittadini dove tanti si rimboccano le maniche aiutando, per quanto possibile, pure i vicini. In varie chat di quartiere c’è chi ha scritto di averne prodotte abbastanza per andare incontro ad amici e conoscenti. Succede da Ferro di Cavallo a Ponte San Giovanni, da San Marco a Madonna Alta. Seguendo le indicazioni più veritiere che arrivano dai media, tutorial ed esempi virtuosi che spuntano grazie all’impegno degli artigiani, più di uno ha confezionato mascherine fatte in casa. Perché «nell’impossibilità di comprare quelle ufficiali, meglio che niente è usare queste». Le uscite sono limitate all’osso, ma anche solamente per andare a fare la spesa serve un dispositivo di protezione. Elastici, carta da forno, tessuto non tessuto. Ecco quel che viene usato, come si legge in alcune chat WhatsApp, per la produzione casalinga di mascherine. Chi ne ha fate oltre cinquanta ha avvisato il quartiere regalandone quante più possibile. Per la distribuzione, massima attenzione da chi ha proposto il gesto. È stato chiesto di evitare uscite di casa ingiustificate, abbinando il ritiro concordato con la spesa.
SELFIE IN TERRAZZA
La tecnologia aiuta non solo a lavorare da casa in questo periodo di emergenza e i social sono ancor più strumento di socialità. Molte associazioni di quartiere si muovo proponendo iniziative. Il Profumo dei Tigli per via XX Settembre, ha ideato «immagini e poesie contro il virus». Di che si tratta? Intrattenersi «a vicenda inviando foto scattate per esempio dal terrazzo, o una breve poesia». Con un accorgimento: «Non inviare più di una foto o una poesia per non intasare la rete a chi lavora».
MUSICA E TRICOLORE
Anche la musica aiuta. Ogni giorno alle 18 l’associazione Borgo Sant’Antonio-Porta Pesa fa la diretta di Radio Corso Bersaglieri. Musica, anche su richiesta, tiene compagnia al borgo storico per un po’ di tempo. A Fontignano invece la Pro Loco (che aderisce alla raccolta fondi delle Pro Loco del Perugino e informa sempre i cittadini sulle disposizioni in vigore), ha messo un simbolo in un parco chiuso come gli altri della città: «Nel nostro piccolo in un’area verde chiusa e deserta anche noi volevamo tingere Fontignano di verde, bianco e rosso, un abbraccio simbolico con tutti voi. Non siamo soli, restiamo a casa con l’Italia».
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