Coronavirus, cambiano i consumi
meno auto, più computer e lavatrici

La domotica diventa a uso comune
di Fabio Nucci
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Domenica 28 Giugno 2020, 07:30


PERUGIA Via telefono fisso e lettori dvd, più collegamenti internet e personal computer. In dieci anni la dotazione domestica degli umbri è radicalmente cambiata, con lavatrice e automobile tra i punti fissi delle famiglie. L’indagine Istat “Aspetti della vita quotidiana” fotografa le abitudini dei cittadini, facendo luce sui problemi che affrontano quotidianamente e sulle dinamiche dei consumi.
Come osservato da Bankitalia nel rapporto sulle Economie regionali, nel 2019 anche in Umbria la frenata della spesa per i beni durevoli ha contribuito a contenere la fase di espansione dei consumi avviata nel 2015. Tanto che l’Osservatorio Findomestic indica una dinamica di acquisto che in un anno è passata dal +1,3 al +0,6 per cento anche per il calo delle compravendite di automobili nuove. Aspetto confermato dai dati Anfia che indicano una flessione di immatricolazioni del 3,6 per cento. Un trend che a causa del lockdown si è accentuato con la flessione che a fine aprile ha raggiunto il 55,7%.
Ciononostante, le quattro ruote sono una costante nel parco beni durevoli delle famiglie umbre: 320mila, pari all’85,6% del totale, ne possiedono almeno una; dato che dieci anni fa era fermo a 301mila ma con una percentuale non troppo distante (84,5%). Rispetto al 2009 è rimasta pressoché stabile anche la quota di coloro che possiedono più di un’auto: oggi circa 164mila famiglie pari al 43,9% (153mila e 43%, dieci anni fa). Altro punto fermo, la lavatrice, costante nelle case degli umbri dov’è presente nel 98% dei casi: stesso dato di allora, ma con un numero più alto di famiglie, passato da 347mila a 365mila. Altra costante il televisore, presente in oltre il 98% delle case degli umbri, col numero delle famiglie anche in questo caso cresciuto, da 344mila a 367mila. Il 64,7%, inoltre, ne dichiara più di uno.
Per il resto, la dotazione di beni durevoli delle case in dieci anni può dirsi rivoluzionata, con gli umbri che hanno seguito l’evoluzione tecnologica di dispositivi, piccoli e grandi elettrodomestici. In via di dismissione, i videoregistratori, spariti in 118mila famiglie e oggi presenti in una casa su quattro (98mila); il telefono fisso di cui nel 2009 erano dotate due case su tre mentre oggi è presente in 185mila famiglie (49,6%). In caduta libera anche lettori dvd, spariti da 59mila case, e impianti hi-fi, di cui si sono liberati 51mila famiglie: dispositivi che oggi sono presenti, rispettivamente, nel 42,1% e 34,1% delle abitazioni (nel 2009, le percentuali erano 60,8 e 50,3). Gli umbri hanno fatto a meno anche di videocamere, oggi possedute dal 16,5% delle famiglie (28,4 dieci anni fa), e biciclette tradizionali, oggi dichiarate nel 44,9% dei casi. Quasi scomparsi, fax e segreterie telefoniche.
Nelle case oggi sono invece più presenti collegamenti internet, 77,4% (48,5% nel 2009); modem/router, 51,2% (37,6%); personal computer, la cui dotazione domestica è passata dal 55 al 67,4%. In una casa su quattro sono inoltre comparsi condizionatori/climatizzatori e circa 34mila famiglie nel frattempo hanno acquistato una lavastoviglie oggi presente nel 57,8% delle case.

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