Perugia, il giallo della selezione per l'elisoccorso: sequestrati i temi, scattano gli accertamenti

Perugia, il giallo della selezione per l'elisoccorso: sequestrati i temi, scattano gli accertamenti
di Michele Milletti
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Mercoledì 25 Ottobre 2023, 07:00
PERUGIA Sequestrati, aperti e analizzati. L’inchiesta sulle anomalie registrate nel corso della prova scritta (lo scorso 12 ottobre) all’interno della selezione indetta dall’azienda ospedaliera di Perugia per individuare i quindici medici e altrettanti infermieri da inserire nell’equipe per interventi di soccorso urgenti con l’uso di elicottero nelle ultime ore ha subito un’accelerata.
Gli investigatori della squadra mobile, diretti da Gianluca Boiano, hanno infatti sequestrato i 71 compiti scritti che erano tenuti in sicurezza proprio all’ospedale dopo che la commissione aveva denunciato le anomalie alla Procura della Repubblica (con successivo annullamento della prova stessa) e iniziato a svolgere tutti gli accertamenti tecnici del caso.
Intanto, nella giornata di ieri si è discusso al Tar dell’Umbria il ricorso presentato da uno dei candidati evidentemente esclusi nelle fasi precedenti la prova incriminata.
GLI ACCERTAMENTI 
Il sospetto è scritto nella definizione del reato stesso. Viene accusato di soppressione, distruzione e occultamento di atti veri «chiunque, in tutto o in parte, distrugge, sopprime od occulta un atto pubblico vero, o, al fine di recare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, distrugge, sopprime od occulta» quegli atti stessi. Insomma, nella stessa formulazione dell’ipotesi di reato c’è il nocciolo del “mandato” della Procura alla squadra mobile: capire se, in relazione alla selezione per l’
elisoccorso deliberata dall’azienda ospedaliera di Perugia lo scorso luglio per individuare 15 medici e altrettanti infermieri da , qualcuno possa avere avuto interesse a mettere in atto azioni volte a far annullare la prova. Cosa effettivamente avvenuta, con la commissione presieduta dal dottor Francesco Borgognoni che ha deciso di proporre l’annullamento della prova scritta dello scorso 12 ottobre a seguito del ritrovamento di una busta vuota, spiegazzata e vidimata sotto il banco di uno dei candidati. Decisione accettata dal direttore generale Giuseppe De Filippis, che l’ha annullata in autotutela il 18 ottobre. Detto come la prova scritta è stata riconvocata per il prossimo 13 novembre, gli investigatori diretti da Gianluca Boiano sono chiamati a chiarire (e dunque anche a escludere) l’eventualità che qualcuno possa aver avuto l’interesse a compiere un’azione volta a portare intenzionalmente all’annullamento della prova. Situazione non facilissima da analizzare, anche perché sono comunque molto alte le possibilità che quella busta a terra, vuota, possa esserci finita per un errore o una semplice casualità. Anche se, secondo quanto si apprende, il fatto che oltre alla busta vuota ne sarebbe stata trovata un’altra con due compiti all’interno autorizza la necessità di indagare con scrupolo su quanto avvenuto durante la prova che ha visto impegnati settantuno candidati. Proprio dall’incrociare la visione e il controllo degli elaborati con le testimonianze (oltre ovviamente al verbale della prova di cui la Procura ha già preso visione nell’esposto denuncia presentato dallo stesso Borgognoni all’indomani dell’anomalia riscontrata) potrebbero emergere elementi utili per inquadrare il caso nella cornice giusta. 
LE CONTESTAZIONI 
Di certo si tratta di una selezione particolarmente impervia, e non solo per la difficoltà della prima prova a carattere fisico: alcuni esclusi (inizialmente si erano presentate oltre duecento persone tra medici e infermieri) hanno fatto già richiesta di accesso agli atti, mentre come detto un altro candidato ha presentato ricorso al Tar.
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