Comune di Perugia, la giunta promette più soldi per le promozioni. Ma la partita con i sindacati non è chiusa

L'ultima assemblea dei dipendenti del Comune di Perugia
di Luca Benedetti
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Sabato 11 Novembre 2023, 08:52 - Ultimo aggiornamento: 09:06

Un passo avanti, ma non decisivo. Magari lo stato di agitazione si allontana, ma la partita del contratto integrativo aziendale dei comunali non è chiusa. Il fatto che ieri la Rsu e i territoriali di Cgil, Cisl e Uil si siano trovati al tavolo non solo la delegazione trattante ma anche l’assessore al Personale, Luca Merli, spiega il peso del confronto. Si è mossa la parte politica come, di fatto, aveva anche chiesto l’assemblea del personale. Certo, da quello che filtra emerge come la posizione della politica non sia radicalmente mutata: i fondi per la produttività, che vengono ripartiti tramite una serie di valutazioni meritocratiche, non possono essere diminuiti. Così come devono essere confermati quelli utilizzati per indennizzare quei dipendenti che svolgono incarichi superiori alle mansioni generiche del proprio profilo.
Però nell’atto preso dalla giunta il 31 ottobre si esorta la delegazione trattante a verificare la possibilità di accogliere, seppure in parte, le richieste sindacali.
Occorre trovare più soldi per svolgere delle progressioni interne, per le quali i dipendenti sono anche disposti a rinunciare a parte del premio sulla produttività, che l’amministrazione ancora vincola.
Quindi, tramite i propri tecnici e incalzata dai conteggi svolti dai sindacalisti e soprattutto dallo spauracchio di uno stato di agitazione, l’amministrazione in un sol colpo, con una manovra contabile, sembra aver tirato fuori dal cilindro la soluzione, aumentando di un terzo quanto in precedenza stanziato, ovvero altri 160mila euro da destinare agli scatti. Questi significa minimo altre 150 persone in più complessivamente nel triennio (oltre le 380 inizialmente previste).
Ma è logico che di fronte a quel mandato dell’assemblea ai sindacati non basta. Sono ancora troppi i comunali rimasti al senza progressioni dal 2010. Praticamente una vita fa.
É logico, allora, che i sindacati abbiano chiesto di racimolare altri soldi, facendo il pelo e il contropelo alle indennità storicamente acquisite, prevedendo oculatamente il loro impatto sul fondo di tutti e, non ultimo, sfruttando a favore di tutti le somme provenienti dalle multe. Palazzo dei Priori ci pensa. C’è un calendario che indica la volontà di trovare una soluzione. E in questo l’azione della Rsu che ha spiegato per filo e oer segno in assemblea la situazione e ha messo sul tavolo della Giunta, una sorta di contro piano, ha un peso.
Sono stati, infatti, calendarizzati altri quattro incontri di trattativa da svolgersi nelle prossime due settimane.
Insomma, lo spettro dello stato di agitazione sembra essersi allontanato, ma si è spostato soltanto nella stanza di fianco.

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