Città di Castello, sartoria cinese
irregolare: c'era anche un bambino
accanto agli operai

Città di Castello, sartoria cinese irregolare: c'era anche un bambino accanto agli operai
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Giovedì 7 Agosto 2014, 16:01 - Ultimo aggiornamento: 16:15
CITTA' DI CASTELLO - Una sartoria cinese "irregolare" scoperta dalla polizia.

Nel controllo di un laboratorio di confezionamento tessile nella frazione di Trestina i poliziotti hanno portato alla luce svariate irregolarità: dalla legge sull’immigrazione, al trattamento degli operai e un diverso uso di alcuni locali adibiti formalmente ad ambienti di lavoro. In un locale comunicante con l’ambiente principale di lavoro era stata ricavata una piccola ed angusta camera da letto all’interno della quale un bambino di circa 6 anni era seduto ad una scrivania di fortuna a guardare dei cartoni animati sul computer.







Al momento del controllo erano presenti cinque operai, di cui due sprovvisti del contratto di lavoro e per un terzo la polizia sta verificanto irregolarità nel versamento dei contributi previdenziali.



Per uno dei cinque operai è emersa una irregolarità nel permesso di soggiorno: sono in atto verifiche sulle convivenze e delle residenze per il rilascio del permesso di soggiorno. La titolare della società, H.Y. di anni 34, non era presente al momento del controllo, è stata denunciata per lo sfruttamento della manodopera irregolare.
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