Breda deve ritrovare la Ternana smarrita

Nelle ultime partite sono mancati gioco, brillantezza fisica e gol, attaccanti di ruolo a digiuno da tanto, pesano gli infortuni di Iannarilli e Sgarbi e ora si ferma pure Sørensen

Breda deve ritrovare la Ternana smarrita
di Paolo Grassi
3 Minuti di Lettura
Giovedì 11 Aprile 2024, 08:18

Cosa è successo alla Ternana? Si avvicina la partita con la Cremonese con i campanelli d'allarme ancora accesi dalla partita con il Modena. Il gioco meno brillante, la fatica a salire e a tirare in porta, la stanchezza che prima non c'era, gli attaccanti a secco di gol. Il tutto con l'aggravante degli infortuni di due uomini chiave, più il problema muscolare che si è aggiunto a Fredrik Sørensen. Caccia alle certezze perdute. A sei giornate dalla fine e con la salvezza ancora tutta da conquistare, queste certezze vanno ritrovate. Si va allo Zini di Cremona, trasferta di per sé difficile. Poi si gioca ancora fuori, a Brescia. L'allenatore Roberto Breda ha parecchio lavoro, proprio per ritrovare quanto apparentemente perduto.

Analizzando le ultime cinque partite, si nota quali certezze dover recuperare e quali dover addirittura trovare ancora. Fino a un tempo e mezzo della partita di Pisa, la squadra sapeva giocare con intensità a prescindere dal risultato sul campo. Reggeva bene fisicamente, finivano le gare che i più stanchi erano gli avversari, costruiva sempre qualcosa di interessante. Nelle ultime partite, invece, specialmente con il Modena, tante cose sembrano di colpo sparite. Il gioco non si vede più, si fatica a salire e a portare avanti palloni, si stenta a costruire gioco e azioni, si perdono duelli, si va male sulle seconde palle e si concede troppo il fianco alle offensive avversarie. In più, con il Modena si è vista nel finale una Ternana stanca come mai era successo di vedere. Anche su questo, Cremona e Brescia saranno due esami. Si aggiunge pure la difficoltà a fare gol, con gli attaccanti di ruolo a digiuno da tanto e con le palle inattive mai sfruttate. Nelle ultime partite ha segnato due reti solo Gaston Pereiro, schierato in attacco ma non proprio un attaccante puro. Un altro gol lo ha fatto il centrocampista Gregorio Luperini. Le punte vere e proprie, quelle che lo sono per caratteristiche, sono in astinenza da parecchio. Il bomber Antonio Raimondo sembra aver perso le sue, di certezze. Come se il rigore sbagliato con il Parma lo abbia condizionato. Appare nervoso, meno lucido. Dopo il gol al Palermo, non ha più segnato. E' in astinenza da 466 minuti. Gli altri hanno fatto pure peggio, per quanto hanno tutti giocato di meno. Andrea Favilli non segna più dal 10 maggio 2023, Federico Dionisi è arrivato a 1.890 minuti senza esultanza a partire dal gol segnato a Modena il 29 ottobre scorso, Filippo Distefano non infila la palla dentro da 720 minuti, dalla rete allo Spezia dell'11 febbraio.

Oltre a questo, a gettare un altro peso addosso sono arrivati pure gli infortuni. Prima Filippo Sgarbi. La sua presenza aveva sistemato la difesa, ma il suo campionato è finito alla vigilia della trasferta con la Sampdoria per la rottura del tendine di Achille. Poi Antony Iannarilli. Il portiere è stato decisivo in tante partite ed ha praticamente da solo preso il punto contro il Modena, ma le due costole fratturate lo mettono fuori uso. Ora c'è pure la lesione muscolare, fortunatamente lieve, che tiene Sørensen fuori dalla gara di Cremona.

Una serie di eventi e situazioni sfavorevoli, come un getto d'acqua bollente sulla pelle ustionata. Per non lasciarsi scalfire, c'è solo da stringere i denti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA