Bocci: «Sicurezza, sforzo straordinario
la vivibilità in Umbria è molto migliorata»

Bocci: «Sicurezza, sforzo straordinario la vivibilità in Umbria è molto migliorata»
di Michele Milletti
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Domenica 27 Luglio 2014, 16:46 - Ultimo aggiornamento: 16:47
PERUGIA - ​In quei quegli oltre diecimila reati, 10.014 per l'esattezza, commessi da inizio anno fino a giugno fra Perugia e provincia (fonte ministero dell'Interno) ci sono due elementi positivi. C' anzitutto il trend decrescente della delittuosit con il 16,4 per cento in meno dei reati commessi rispetto allo stesso periodo del 2013. C' un altro dato importante: che di quei 10mila e pi, oltre il trenta per cento stato scoperto e risolto. Dagli omicidi ai furti, dalle rapine agli scippi delle collanine o dei cellulari, dunque, la risposta delle forze dell'ordine importante.



Uno «sforzo straordinario» di cui parla spesso il sottosegretario all'Interno, Gianpiero Bocci. Uno sforzo quotidiano che si concretizza in oltre 400 arresti e in più di 1400 denunce da inizio 2014.

Numeri significativi. Che raccontano come siano in forte calo le rapine in pubblica via, i furti con strappo, quelli in abitazione e nelle autovetture ma anche (lievemente ma reale) i reati che riguardano gli stupefacenti. Numeri al tempo stesso che non devono però far abbassare la guardia, ma anzi mantenere sempre alto il livello di guardia. Anche perché di contro ci sono alcune aree della lotta al crimine che invece manifestano dati numerici e percentuali in forte crescita. Due in particolare, che riportano anche alla cronaca di questi giorni: rapine e assalti in abitazione (raddoppiati rispetto allo stesso periodo di un anno fa) e anche i cosiddetti «furti con destrezza» ad opera di quei “maghi” che entrano nei negozi e nelle case riuscendo a portare via oggetti preziosi grazie alla loro capacità di confondere le idee alle vittime.



Numeri che tornano con forza nel giorno dell'inaugurazione del monumento dedicato al carabiniere sul lungolago di San Feliciano. Il monumento, una stele realizzata su “pietra serena” dai fratelli Borgia di Tuoro e realizzato con il contributo della sezione di Magione dell'associazione carabinieri in congedo e del comune di Magione, ha richiamato ieri sulle rive del Trasimeno autorità e cittadini. Uniti da un affettuoso «grazie ai carabinieri, per la vicinanza che da due secoli mostrano alla nostra popolazione come a quelle di tutto il Paese».

«Esprimo profonda gratitudine al colonnello Cuneo, comandante provinciale, e a tutti i ragazzi dell'Arma per il sacrificio e la passione che ogni giorno animano il loro agire e che in questa regione garantiscono una qualità della vita elevata nonostante questi periodi difficili - dice il sottosegretario Bocci -. Il carabiniere rappresenta la certezza del bene. Rappresenta duecento anni di pagine scritte da persone semplici, in divisa. Questi uomini, come tutti quelli delle forze dell'ordine, meriterebbero molti riconoscimenti in più perché fanno un lavoro straordinario. Ci si può emozionare di fronte a un monumento? Sì, perché questo monumento racconta la storia di ragazzi che si sono sacrificati per noi. E anche nei familiari, malgrado il dolore per le perdite dei propri figli c'è l'orgoglio di essere un papà e una mamma di un carabiniere che ha dato la sua vita per il Paese».



Donato Fezzuoglio, Renzo Rosati, Andrea Angelucci e Valerio Gildoni: sono gli esempi più recenti dei carabinieri umbri che hanno perso la vita nel compimento della loro professione e che sono stati a lungo ricordati nella giornata di San Feliciano. Il generale Cornacchia, ispettore regionale Anc per l'Umbria: «Un grazie al sottosegretario che con la sua presenza è sempre uno sprone, ma un grazie anche all'amministrazione uscente e quella subentrata per aver evidenziato sensibilità e disponibilità non comuni alla realizzazione di questa opera. Che deve essere, ricordando queste grandi figure di militari, un punto di riferimento per i giovani».



Il colonnello Cuneo cita Sepulveda («un popolo senza memoria è senza futuro») e rilancia l'impegno dell'Arma: «Noi carabinieri come i cittadini vogliamo un grande futuro. Lavoreremo per questo in ciò che ci compete. Questo è il terzo monumento in provincia di Perugia in poco tempo e nel corso del bicentenario. E' un risultato importante che servirà a ricordare al meglio la memoria dei carabinieri di questa terra».



«Una splendida opera che nei prossimamente sarà valorizzata da altri interventi in zona - dice il sindaco di Magione, Giacomo Todini -. Questo monumento è un tributo ai carabinieri, è il ringraziamento da parte dei magionesi».
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