Foligno, Manolo il capriolo
sfugge alla cattura

Foligno, Manolo il capriolo sfugge alla cattura
di Giovanni Camirri
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Martedì 22 Agosto 2017, 09:17 - Ultimo aggiornamento: 13:21
FOLIGNO - Manolo il capriolo è pronto a tornare in natura. L'animale selvatico che da un anno viene avvistato in un boschetto alla periferia di Foligno a due passi dall'ospedale San GIovanni Battista, s'è eccessivamente umanizzato non temendo quasi più l'uomo. La sua vicenda è divenuta una sorta di must al punto da renderlo un personaggio vero e proprio da social. Il suo uscire, però, da quel boschetto dove ha acqua e cibo e l'avvicinarsi troppo agli umani, con qualcuno che gli porta pure cibo, e soprattutto alla strada ha reso la situazione davvero pericolosa. martedì mattina un veterinario del Parco dei Monti Sibillini, gli specialisti dell'Ufficio Faunistico della Regione, i Carabinieri Forestali, la Polizia Locale e tecnici dell'Uffico Ambiente del Comune di Foligno, sono andati a sincerarsi delle condizioni di Manolo il Capriolo pronti a prenderlo i carico per poi condurlo in altro luogo certamente sicuro e di fatto consono alla natura dlel'animale, un selvatico,che deve vivere nel suo ambiente. Tanti curiosi si sono fermati per vedere Manolo che, alla luce di tanta attenzione, non s'è mostrato al pubblico come invece fa tutte le mattine prima che il sole scaldi l'aria.

Manolo è sfuggito alla cattura. I tecnici del servizio faunistico della Regione, insieme a un veterinario dell'Usl, esperti dell'Ente parco dei Monti Sibillini, ai carabinieri forestali e personale dell'ufficio Ambiente del Comune, hanno tentato di bloccare l'animale per portarlo in un posto più sicuro per la sua incolumità e quella delle persone, dato che staziona in uno spiazzo proprio in mezzo a strade e incroci. Il capriolo, per nulla intimorito, è uscito allo scoperto proprio mentre i tecnici lo stavano cercando. Ma è riuscito a non farsi prendere. 

Intanto si fa largo l'ipotesi di trasferire Manolo, una volta catturato, nel parco della Città della Domenica di Perugia.
Un'ipotesi avvalorata dal fatto, spiegano gli esperti, che l'animale essendo troppo antropizzato farebbe fatica a vivere nei boschi allo stato brado. A Foligno, nel frattempo, continua il via vai di persone che si fermano nello spiazzo antistante la boscaglia nel tentativo di vedere il capriolo e lui quasi sempre si concede uscendo allo
scoperto. 
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