Anche Terni piange Vincenzo D'Amico, fu capitano

Anche Terni piange Vincenzo D'Amico, fu capitano
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Domenica 2 Luglio 2023, 08:47

TERNI Quando Vincenzo D'Amico arrivò a Terni nel 1986, fu accolto in modo trionfale. Mario Facco, allenatore di una Ternana chiamata ad ottenere la promozione in C1, decise immediatamente di consegnargli la fascia di capitano, indossando la maglia con impresso il numero 9. La dieci l'aveva lasciata a Vito Graziani che ci teneva. Fascia e maglia che onorò segnando 13 reti in campionato. Purtroppo ieri all'età di 68 anni, a seguito di un male incurabile, è deceduto. Ha provato a lottare, ma la malattia lo ha sopraffatto. Con la Ternana giocò due campionati. Nel primo mostrò tutto il suo talento. In tanti ricordano ancora i suoi dribbling, con quella velocità di portarsi la palla dal piede sinistro a quello destro, che ubriacava i difensori avversari. Preziosi erano pure gli assist per i suoi compagni che di volta in volta si esaltavano. Insieme a lui, tanto per citarne uno, crebbe vertiginosamente quello che sarebbe diventato un talento internazionale, Paolo Di Canio. Entrambi accomunati per avere nel Dna la Lazio. Lazio con cui D'Amico vinse pure uno scudetto. A Terni la Est era quella che si presentava piena, con lo striscione "Freak Brothers, lo sballo continua", che avvolgeva tutta la curva. Ad ingaggiare il talentuoso attaccante, il presidente Domenico Migliucci che secondo D'Amico fece probabilmente il passo più lungo della gamba non avendo una robustezza finanziaria per sostenere calciatori del calibro pure di Di Carlo, Eriteo e Torrisi.
In quel campionato, la Ternana giocava bene ma purtroppo non era troppo concreta. Come nei derby per esempio. Sia in quello di andata a Perugia che in quello di ritorno al Liberati con oltre 15 mila persone, D'Amico andò in gol. Al Curi con un prezioso esterno destro, a Terni su rigore. Ma sul finale subì in entrambe le circostanze la rimonta dei biancorossi. La partita fatale, però, fu quella giocata a Pesaro che insieme al Francavilla aveva distaccato i rossoverdi. In riva all'Adriatico uno dei tanti esodi dei tifosi in quella stagione non bastò. La partita terminò 3 a 0 con uno scatenato Nappi che soprattutto nella ripresa impose i propri ritmi di gioco. L'annunciata promozione svanì così. Nella stagione successiva Facco cominciò di nuovo in panchina, salvo poi essere sostituito da Viciani. D'Amico segnò sette reti con una Ternana che si salvò in extremis. D'Amico a distanza di anni viene considerato come uno degli atleti più talentuosi che abbia indossato la maglia rossoverde. Ogni volta che parlava della Ternana si commuoveva. Perché con il rossoverde chiuse con il calcio. Da rossoverde chiuse da idolo

Riccardo Marcelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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