Amelia, il Comune ripulisce la discarica abusiva nel cantiere della variante. L'assessore Scorsoni:«A breve, novità sul prosieguo del lavori»

Amelia, il Comune ripulisce la discarica abusiva nel cantiere della variante. L'assessore Scorsoni:«A breve, novità sul prosieguo del lavori»
di Francesca Tomassini
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Lunedì 6 Luglio 2020, 20:02 - Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 08:00
AMELIA - In corso l’operazione di bonifica e ripulitura dell’area di Ripetta un tempo occupata dall’ex cantiere della variante alla SR 205 Amerina. A dare notizia dell'operazione condotta dal Comune, lo stesso assessore ai lavori pubblici Avio Proietti Scorsoni che ha dato il via all’attività di rimozione dei materiali accumulati nel corso degli anni.
“Da qualche giorno – informa infatti l’assessore - abbiamo iniziato a ripulire la zona a servizio del cantiere e adiacente alla strada del cimitero dove in autunno in genere stazionano le giostre. Nel corso degli anni – riferisce Proietti Scorsoni - era diventata una vera e propria discarica il cui smaltimento ci sta impegnando operativamente ed economicamente. Le spese che stiamo sostenendo per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti – dice l’amministratore - cercheremo di recuperarle dal contenzioso in corso con l'ATI (associazione temporanea di imprese ndr) che gestiva l’ex cantiere”.  Il cantiere della variante è una ferita aperta da anni nel cuore della città. Il progetto, presentato nel 2008 durante la giunta Sensini, prevedeva la realizzazione di un tratto stradale di un chilometro e 700 metri, di cui circa 300 ancora da realizzare integralmente, che parte dalle ex officine Cerasi fino all’attuale rotatoria delle Nazioni sulla SP 31. Scopo dei lavori, decongestionare una volta per tutte il traffico veicolare su piazza XXI settembre  e strade limitrofe.  L’opera, venne appaltata ad un raggruppamento temporaneo di cinque imprese  che costituirono la "SR n. 205 Amerina Società Consortile a r.l.”. I lavori iniziati il 9 novembre 2009 per un importo di oltre 3 milioni e 586mila euro avrebbero dovuto terminare a marzo 2011. A giugno del 2011 però viene approvata una variante sul progetto per un importo di ulteriori 168mila euro che avrebbe dovuto far slittare il termine dei lavori al 30 novembre 2012. A seguito di un contenzioso per inadempienza e irregolarità, il fallimento dell'Ati, alcuni ritrovamenti archeologici nei pressi delle ex officine Cerasi, un movimento franoso nei pressi del cimitero hanno di fatto bloccato il cantiere. Ad oggi, sulla ripresa dei lavori non ci sono sostanziali novità, anche se lo stesso Scorsoni ne annuncia a breve. 
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