Amelia, blitz dei Nas ospedale sotto la lente per la carenza d'acqua

Amelia, blitz dei Nas ospedale sotto la lente per la carenza d'acqua
di Francesca Tomassini
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Sabato 25 Settembre 2021, 16:10

AMELIA Ospedale sotto la lente dei Nas. Un'ispezione, quella effettuata giovedì dal nucleo anti sofisticazione, classificata come ordinaria nonostante sul piatto figurino alcune criticità oggettive come l'età della struttura, bisognosa di interventi importanti fra i quali l'adeguamento impiantistico antincendio, e l'impossibilità, da giugno scorso, di utilizzare l'acqua del rubinetto a causa di una problemi di contaminazione. Un problema, questo dell'acqua, che sta mettendo a dura prova la resistenza degli operatori sanitari costretti a barcamenarsi fra il divieto di usare l'acqua del rubinetto e la necessità di garantire comunque l'igiene personale dei pazienti ricoverati, le prestazioni sanitari, fin dove possibile, e la pulizia dei locali. A fronte del perdurare della situazione di grave disagio, sollecitata più volte sulla questione, i primi di settembre la Direzione Sanitaria dell'Asl Umbria2 aveva rilasciato un breve comunicato.
«Problemi legati alla vetustà degli impianti -avevano dichiarato- hanno reso necessari corposi interventi tecnici (e investimenti) sulla rete idrica, ultimati a fine luglio con l'installazione di un nuovo sistema di disinfezione a biossido di cloro per garantire massima sicurezza sulla qualità dell'acqua a servizio dei due plessi ospedalieri. Stiamo monitorando quotidianamente i dati chimico microbiologici e non appena avremo totali garanzie sulla qualità dell'acqua si tornerà alla normale erogazione». Situazione analoga anche all'ospedale di Narni. Proprio nei giorni scorsi il sindaco Francesco De Rebotti in un lungo comunicato ha focalizzato l'attenzione sulla condizioni generali in cui versano i servizi e l'organizzazione dell'intera struttura. «Mi preme sottoporre all'attenzione delle istituzioni regionali e della Usl -ha scritto De Rebotti- la fase di stallo e di rischio di regresso che registriamo nei servizi ospedalieri del territorio, in particolare quelli che riguardano l'ospedale di Narni. Il progetto di riorganizzazione ed integrazione tra i servizi ospedalieri del territorio è sostanzialmente fermo mostrando evidenti segnali di sfaldamento». Sotto la lente del primo cittadino, l'interruzione del processo di incremento dell'ospedale narnese come polo chirurgico, il ritardo del compimento dei lavori di adeguamento dei locali che dovrebbero ospitare la riabilitazione post chirurgica, l'indebolimento delle funzioni dell'area ginecologica che di fatto ha dismesso l'attività ambulatoriale garantendo solo interventi chirurgici di bassa complessità. A gravare su tutto, la carenza cronica di organico che costringe ad un depauperamento progressivo dei servizi ancora in essere. Come la radiologia, che per mancanza di personale ha dovuto interrompere gli esami Tac mantenendo soltanto le indagini Rx. «Il compimento del processo di riorganizzazione ed integrazione -chiude De Rebotti- aiuterebbe anche l'individuazione e la stabilità di figure professionali da impegnare e impegnate nei plessi ospedalieri sul territorio».
 

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