AMELIA «Molto più di un medico, uno di famiglia». Questo il sentimento unanime che tutti quelli che lo conoscevano hanno espresso nei confronti di Luciano Silvestrelli. Medico, sessantanove anni compiuti da poco, è morto ieri all'ospedale Santa Maria di Terni in seguito a una grave malattia.
Da sempre, come suo padre prima di lui, medico.
Infiniti i messaggi di cordoglio, perlopiù affidati ai social, da parte di conoscenti, amici e pazienti.
«Mancherai a tutti caro il mio amico Luciano - ha scritto uno di loro - dottore sempre disponibile e sorridente, oltre alla tua professionalità, mi piaceva molto la tua allegria, la tua autentica ironia. Quante volte abbiamo riso, cenato discusso insieme, tu sempre positivo mai negativo».
Una pensione feseggiata poco più di un anno fa, insieme alla sua comunità.
«Quando è andato in pensione - racconta Romano, porchianese - abbiamo voluto festeggiarlo. Abbiamo fatto una festa a cui hanno partecipato tutti. E gli abbiamo regalato un orologio e una targa, per ringraziarlo di quanto aveva fatto da sempre per tutti noi. Quando l'ha aperta si è commosso, anche perchè già sapeva purtroppo quello che lo aspettava, ma con la sua ironia ha subito sdrammatizzato».
«Non eravamo suoi pazienti - dice un altro - in quanto non residenti a Porchiano. Tutte le volte però che abbiamo avuto bisogno di lui ci ha sempre visitato e curato senza mai pretendere nulla. Era un ottimo medico ma soprattutto una persona buona e generosa. Con commozione mi unisco alle condoglianze alla sua famiglia, alla collettività di Porchiano, a tutti i suoi amici».