Acquasparta e il pane fatto in casa
fine settimana con le mani in pasta

Una delle donne di Messenano con il pane appena sfornato
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Venerdì 19 Luglio 2013, 17:10 - Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 17:00
ACQUASPARTA – Fine settimana con le mani in pasta per riscoprire l’antica tradizione di fare il pane, come una volta.

Tra Firenzuola e Messenano, lungo la strada che da Acquasparta porta a Spoleto, oggi e domani due giorni all’antico forno medievale, ricercando il sapore e il profumo del «pane sciapo». Quello che fino a non molti anni fa, le donne del posto impastavano e cuocevano almeno una volta a settimana, con cura e amore.

Ed è proprio pensando a queste donne, ormai anziane, così come al loro matriarcale sapere, »racchiuso in dosi semplici e lunghe lavorazioni», che il Laboratorio di Paesaggio di Acquasparta ha organizzato un’iniziativa per ricordare quello che sembra essere un rito caratteristico nelle zone dei Monti Martani.

Farina di grano, lievitazione lenta e «alcuni meticolosi accorgimenti – precisa l’architetto Chiara Bagnetti, referente del Laboratorio - che rendono i filoncini e le pagnotte di Messenano e Firenzuola unici, un’eccellenza del territorio». Così invianti che fanno da sempre - si parla addirittura di secoli – mettere a tavola intere famiglie; così buoni che tutta la comunità ancora oggi si riunisce e si aggrega intorno all’antico forno della Comunanza Agraria, al centro del borgo di Messenano, per assaggiare le prelibatezze sfornate dalle donne del paese.

Pane, «pizze di pasqua» e pizza di tutti i gusti, saranno cotte e mangiate anche questo pomeriggio e domani, proprio come un tempo, quando grandi e piccini non aspettavano altro e si mettevano all’ingresso del forno per poter assaggiare qualcosa. Alle 18 di domani, verrà allestito un apposito laboratorio di panificazione e sarà possibile prendere parte alla preparazione del pane.

Questo pomeriggio alle ore 17, invece, mostra fotografica per le vie del paese; «Eccellenze ed emergenze» sul patrimonio architettonico ed artistico della montagna, «rievocando la sacralità del comprensorio in cui si trovano, sperdute chiese, pievi ed eremi» sostengono dal Laboratorio. Per l’occasione infatti, è prevista una visita alla storica chiesa di Sant’Apollinare.