A Terni le bollette bruciano: la protesta prima di alzare bandiera bianca

A Terni le bollette bruciano: la protesta prima di alzare bandiera bianca
di Aurora Provantini
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Lunedì 5 Settembre 2022, 13:22 - Ultimo aggiornamento: 13:25

TERNI – Novemila, 30mila, 16mila, 7mila, 21mila.  «Cifre folli». Importi in bolletta che gli albergatori, i commercianti, i ristoratori e i professionisti intervenuti questa mattina alla manifestazione organizzata dal Confcommercio Umbria sotto la prefettura di Terni, hanno bruciato simbolicamente. «Una copia, ovviamente – spiega Stefano Amici (pasticceria Pazzaglia) – perché quella vera sta in banca e va pagata».

«Con educazione ma con fermezza, siamo a scesi in piazza. Qui, oggi,  ci sono tante storie, non c’è una categoria. Ci sono i romanzi di persone che lavorano, che si sacrificano e che vogliono costruire un futuro per i propri figli». Stefano Lupi, presidente di Confcommercio Terni, ha aperto la manifestazione con queste parole.  Ha rappresentato le preoccupazioni di tutti.

E poi li ha invitati a raccontare i loro “drammi”. «La situazione è drammatica e va risolta ora, non tra un anno» - dichiara.

«Tra un anno non ci saremo più – dicono in coro i manifestanti – avremo chiuso molto prima. Non arriveremo a Natale di questo passo.  Già faticavamo a pagare le bollette prima degli aumenti di gas e luce, figuriamoci adesso».

«La soluzione a tutto questo non può essere aumentare i prezzi finali -  spiega Elisabetta Ruozi Beretta (Federalberghi) – la sorte di tutti non sarà piacevole. Per quanto riguarda me, come albergo (Garden, ndr) non posso che prevedere la chiusura temporanea prima di accendere i riscaldamenti e, sicuramente,  prima di mandare a casa i dipendenti». La preoccupazione, stampata sui visi dei manifestanti, non poteva essere bruciata. Ma le bollette sì. E così è stato. Poi la protesta proseguirà in notturna: i commercianti spegneranno le vetrine e la città resterà al buio fino a quando qualuno non darà risposte concrete alla comunità.

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