I musulmani dell'Ucoii a Pier Silvio Berlusconi: «Certi programmi tv fomentano antisemitismo e islamofobia»

Fonti Mediaset: «I programmi giornalistici di Mediaset rispettano ogni punto di vista, i più diversi»

I musulmani dell'Ucoii a Pier Silvio Berlusconi: «Certi programmi tv fomentano antisemitismo e islamofobia»
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Mercoledì 15 Novembre 2023, 16:45 - Ultimo aggiornamento: 21:10

In Italia cresce l'antisemitismo, al pari dell'islamofobia e i musulmani dell'Ucoii, la organizzazione più diffusa, è preoccupata per i sentimenti negativi nei confronti dell'Islam veicolati, in taluni casi, sostengono, da trasmissioni televisive del Gruppo Mediaset. Il presidente Yassin Lafram (che ha sempre avuto ottimi rapporti con Silvio Berlusconi e ha partecipato al suo funerale a Milano) ha preso carta e penna per scrivere una garbata lettera aperta al figlio del Cavaliere, Pier Silvio, amministratore delegato di Mediaset, facendogli notare quali sono i timori delle comunità islamiche proprio per certi contenuti in alcuni programmi. Non vengono menzionati esplicitamente quali siano questi programmi televisivi, tuttavia resta sullo sfondo la richiesta.

«Oggi più che mai crediamo che ogni donna e uomo di buona volontà siano chiamati ad impegnarsi affinché la pace e la convivenza possano prevalere sull’odio e la violenza verso l'altro.

Come musulmani italiani abbiamo già avuto modo di riconoscere al suo compianto padre il merito di essersi sempre impegnato in un lungo lavoro diplomatico per costruire ponti ed evitare scontri tra civiltà e religioni. Lei ha raccolto il testimone ed ha subito dato una linea editoriale chiara ed inequivocabile alle sue reti televisive. Siamo quindi a chiedere un altro passo avanti per evitare che l’islamofobia e l’antisemitismo dilaghino sempre più» si legge nella missiva.

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Sotto la lente d'ingrandimento «alcuni programmi – prosegue la lettera - che, sfruttando la guerra in Medio Oriente, sono orientati a dare dell’islam e dei musulmani una percezione distorta e negativa contribuendo così a creare un clima di discriminazione che pesa su 2,5 milioni di persone che vivono e lavorano in Italia. Lei, uomo di cultura e sensibilità, sa che l’Islam e la stragrande maggioranza dei musulmani vivono in pace ed armonia nella nostra società. Alcuni programmi invece, in particolare su Rete 4, fomentano odio verso un’intera religione ed i suoi fedeli».

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Yassin Lafram fa notare che l'Unione delle Comunità Islamiche d’Italia sono sempre stati in «prima linea contro fenomeni come la violenza sulle donne, l’infibulazione e i matrimoni forzati. Questa nostra chiara e netta posizione è testimoniata anche dalla nostra costituzione come parte civile nel processo in corso per l’omicidio di Saman Abbas. Siamo, quindi, molto preoccupati dalla deriva islamofoba che queste trasmissioni televisive stanno perseguendo. Ci preoccupa anche il fatto che tutto ciò sia ora giunto all’attenzione delle opinioni pubbliche dei paesi arabi ed islamici in un momento così delicato. Paesi che hanno sempre guardato all’Italia come modello di convivenza civile».


Fonti Mediaset in riferimento alla lettera UCOII: «I programmi giornalistici di Mediaset rispettano ogni punto di vista, i più diversi. In particolare su temi delicati come la questione mediorientale. Ci impegneremo ancor più, se possibile, a garantire ai telespettatori e ai rappresentati di tutte le comunità, compresa ovviamente quella islamica, il massimo del pluralismo e la migliore informazione possibile».

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