Uno scherzo pesante quello a Paolo Ruffini da parte de Le Iene, organizzato in combutta coi ragazzi della sua compagnia "Up&Down". La redazione del programma televisivo di Italia 1 ha fatto credere al comico che Giacomo, uno dei suoi ragazzi, affetto dalla sindrome di down, si fosse cacciato nei guai. Il ragazzo sparisce per un pomeriggio intero per poi tornare affiancato da due agenti della Polizia che lo accusano di aver rubato delle magliette in un negozio.
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Abbiamo fatto piangere @_PaoloRuffini ! Il suo cuore è talmente grande per i ragazzi Down che non ammette ingiustizie. Per fortuna furto, arresto e denuncia era tutto uno scherzo di @Stefano_Corti85 e @onnis4president 😂 #LeIenehttps://t.co/OTz7YymYKZ
— Le Iene (@redazioneiene) 19 novembre 2019
Nonostante il giovane continui ad accusare Ruffini di essere il mandante del furto, Paolo lo difende a spada tratta perdendo anche le staffe quando vede Giacomo ammanettato. «Ora viene fuori che io sono il Lex Luthor dei down, che c'ho una squadra di ragazzi che mando in giro per l'Italia a rubare», ha detto Ruffini dopo ore di tensione e paura scoppiati in un pianto. «Mi dispiace quando la gente non capisce, io ci lavoro da tanto su sta roba», s'è sfogato alla fine l'attore tra le lacrime.