Dal nostro inviato
BENEVENTO
Sorride poco, ma non è triste. Anzi. Artem Tkachuk, il Pino di Mare Fuori, è determinato e felice. Dietro quegli occhi azzurri e quello sguardo apparentemente freddo, si nasconde un ragazzo che ha scolpita bene nella mente la sua "mission". L'attore di origini ucraine, è ospite, insieme a parte del cast della fortunata serie, del BCT Festival di cinema e tv di Benevento.
Quanto è bello e difficile essere “prigionieri” di questa serie?
«Bello tanto, difficile anche.
Si è dato una spiegazione di questo straordinario successo? Mare Fuori lo amano i giovani, ma anche le famiglie.
«Perché c'è la realtà: la colpa è degli adulti, di chi sta al potere, i leader. La colpa è dei grandi».
Qual è il messaggio che manda?
«Il cambiamento: per cambiare bisogna avere coraggio interiore. Non è che qualcuno arriva e ti cambia. Devi essere tu a cambiare. Quindi bisogna avere tanto coraggio per non pensare come la pensano nel luogo dove sei cresciuto, devi andare controcorrente».
E nella serie lei ha tanto coraggio appunto, cambia il suo personaggio in corsa.
«Cambia e cambierà anche tantissimo: ci sarà un'evoluzone, a qualsiasi età si cambia. Nulla è impossibile».
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La vedremo in altri progetti, magari lontano da Mare Fuori?
«Il mio obiettivo è lavorare su me stesso, su questo coraggio. Vediamo cosa accadrà domani, penso a oggi. A costruire il mio presente e non mi preoccupo del futuro».
Lei è nato in Ucraina, un Paese in guerra. Come si sente? In colpa? Fortunato?
Mi sento benedetto perché sono nato lì, il percorso della mia vita mi ha portato a Napoli, sono cresciuto a Napoli. Adesso ho avuto questa bellissima occasione, questa opportunità che ho divorato. Sono super grato alla vita, perché è meravigliosa. Bisogna avere fede e visualizzare ciò che vuoi. Io ho sempre visualizzato una forma di successo nella mia vita, di cambiamento. Però non pensavo che avrei fatto l'attore. Quindi, nulla è impossibile.