Totti, il fenomeno fra tifo e social: il capitano che piace anche ai non romanisti

Totti, il fenomeno fra tifo e social: il capitano che piace anche ai non romanisti
di Federica Macagnone
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Venerdì 15 Settembre 2017, 15:28 - Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 19:59

Un Capitano, c'è solo un Capitano: vincente, trasversale e controcorrrente oggi sui social come lo era prima sui campi di calcio. Spontaneità, semplicità e simpatia sono le armi che Francesco Totti ha sempre sfoggiato e che sul web si sono rivelate più affilate delle strategie studiate a tavolino da tante altre celebrity.
 

 

Perché lui, che come si sarebbe detto una volta è un "figlio del popolo" che non ha mai rinnegato le proprie origini e che solo a 40 anni, nella piena maturità, si è regalato lo "sbarco" su Facebook, piace proprio per questo: per non aver mai tradito la propria naturalezza che nel suo caso fa un po' rima con timidezza, ma si sposa anche con la gioia e l'allegria. E non a caso, dato che ha sorpreso un po' tutti ma fino a un certo punto, il 60% della community che lo segue in Rete non è neanche romanista: un bel trofeo da portare a casa, per un uomo che da tempo cercava un riconoscimento universale che travalicasse i confini della tifoseria della Capitale.

È questo il quadro generale che emerge dal panel dedicato al "fenomeno Totti" nell'ambito della Social media week, moderato da Alvaro Moretti, direttore di Leggo, e di cui hanno parlato Ugo Esposito di Kapusons e Christian Fasulo di Polk&Union. Ne è uscito il quadro di un uomo, prima ancora che di un calciatore, che ancora una volta non tradisce, rimane se stesso e, dopo aver deciso un anno fa di entrare nel mondo dei social per gestire direttamente e senza intermediazioni il proprio rapporto con la community, riesce ad andare in gol e viene letteralmente spinto da chi lo segue ad aprire, dopo il profilo Facebook, anche un profilo Instagram. Ma anche qui non troverete mai foto patinate o costruite, solo condivisione di momenti di serenità e divertimento, perché l'arma segreta, anche sui social, si rivela a sorpresa essere proprio la più semplice: la naturalezza. Che nel caso di Francesco, come per tanti altri, non è solo una base di partenza, ma soprattutto una conquista: il coraggio di essere spontanei e naturali, dote che spazza via le timidezze e conquista il cuore della gente.

A quel punto, tutto il resto viene da sé: ed ecco che i "top post" dell'anno sono le foto delle lacrime all'Olimpico nel giorno dell'addio, del decimo compleanno di Chanel, della notte in cui alla chetichella uscì da casa per andare a vedere la piazza che a Testaccio avevano dedicato a "Francesco Totti VIII re di Roma". Tre foto che, da sole, sono valse tre milioni di interazioni. Tutto naturale, d'altra parte, per uno che social lo è sempre stato, dalle famose scritte sulla maglietta ("6 unica" e altre ancora) al selfie sotto la Curva dopo un gol nel derby, alla "conquista" di una telecamera dello stadio dopo una rete segnata sempre alla Lazio.
Un ingresso nei social, è stato sottolineato nel panel, improntato alla visione di un mondo che include e non esclude. Ed è questo il segreto della trasversalità del personaggio. Un "segreto" che, per gli esperti del settore, vale la pena analizzare. Riuscire a far sembrare facili le cose più difficili, riuscire a essere semplici anche da grandi è spesso un'impresa. È roba da Totti, non da tutti.

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