Giornalismo, fake news e social media: il focus sul mondo della comunicazione

Giornalismo, fake news e social media: il focus sul mondo della comunicazione
di Federica Macagnone
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Giovedì 7 Settembre 2017, 14:52 - Ultimo aggiornamento: 18:34
Ormai è un assioma: non si può parlare di comunicazione senza legarla ai social media e non si può dialogare di informazione senza declinarla in chiave web. Un nuovo modo di “parlare” che sta cambiando il dialogo tra le persone e che passa inevitabilmente dall'uso di tutti quegli strumenti messi a disposizione dalle nuove tecnologie. Ed è in questa chiave che si svolgeranno tutti gli eventi, gli incontri e dibattiti sul tema comunicazione della Social Media Week, l'evento che ha l'obiettivo di esplorare l’impatto sociale, culturale ed economico del web, del digital e dei social network e che dall'11 al 15 settembre approderà alla Casa del Cinema di Villa Borghese a Roma.

In ambito comunicazione si parte il 12 settembre alle 11 con uno degli argomenti più discussi all'interno delle redazioni: “Giornalismo in versione mobile: i 10 segreti per generare più traffico”. Come in tutte le attività on line, infatti, aumenta mensilmente anche la fruizione delle notizie sul web, sia sotto forma di contenuti testuali che video. Filippo Poletti, Social media manager di Fiera Milano Media, Fabio Lalli, Ceo & CoFounder, IQUII - Forward Thinking, e Simone Cinelli, Account manager di IQUII, illustreranno quali sono le nuove tecniche da utilizzare per generare più traffico sui dispositivi mobili. E se le persone sono sempre più connesse e leggono on line, per il mondo dell'informazione l'obiettivo è percorrere la strada vincente sul web. «Non è l'unica perché il giornalismo si salvi, ma è sicuramente quella della rinascita - sottolinea Poletti - Non basta più, per esempio, che i tg riprendano notizie dal locale per il nazionale. Basta mettere le notizie on line per accorgersi quante testimonianze si è in grado di raccogliere, si ha un'infinita moltiplicazioni delle fonti. Tra l'altro ci si accorgerebbe di quanti italiani che vivono all'esterno hanno voglia di raccontare la loro storia: li fa sentire legati alle loro radici». E non c'è traffico senza un corretto utilizzo dei social media: «Ormai sono fondamentali e i giornali lo hanno capito - continua Poletti - È quello il luogo del dibattito: non ha importanza il numero dei follower, ma l'engagement che si viene a creare».

Alle 17.30 si sviscererà il tema delle “fake news” al tempo dei social network e della comunicazione digitale che rischiano di compromettere il ruolo del giornalismo e della comunicazione. Un incontro che si prefigge lo scopo di proporre e ricercare soluzioni concrete per sconfiggere il fenomeno e che vedrà al tavolo dei relatori Enzo Iacopino, giornalista ed ex presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti, Daniele Chieffi, Head of social media management & digital PR - Eni e membro del Consiglio direttivo nazionale di Ferpi, Fabrizio Carotti, direttore generale della Federazione italiana editori giornali, Antonio Nicita, commissario AGCOM, Laura Bononcini, responsabile relazioni istituzionali Facebook Italia, Andrea Boni, presidente ANES Confindustria cultura.

Il 13 settembre alle 11 si discuterà delle “Nuove opportunità per i giornalisti: è arrivato il mobile editor”. Filippo Poletti, Social media manager di Fiera Milano Media, Giorgio Baglio, direttore di Upday, e Federico Thoman, mobile editor di Upday, parleranno di questa nuova figura che si occupa della redazione delle notizie pensate per essere condivise sui dispositivi mobili. Alle 17.30 si affronterà il tema del “Ruolo dei social media nei processi di gestione delle crisi”. Dai recenti disastri naturali agli attacchi terroristici, i social media hanno avuto un ruolo di gestione e risposta. Durante l'incontro con il giornalista Pietro Citarella e Stefano Martello, giornalista, Gruppo comunicare le professioni intellettuali di Ferpi, si rifletterà sul tipo di apporto che i social media possono dare al processo di risposta a una crisi in atto, ma anche a tutti quei nuovi doveri e a quelle nuove azioni che la stessa presenza dei social media impone agli attori interessati, con lo scopo di intercettare e ascoltare le istanze provenienti da un determinato territorio.

Il 14 settembre, alle 11, si torna a parlare di giornalismo con l'incontro “Lettori o Follower? Come fare Engagement sui social media”. In particolare, la domanda che spesso ci si pone è: la readership si misura sul numero di follower o sull’“engagement” generato? Risponderanno al quesito Filippo Poletti, Social media manager di Fiera Milano Media, Davide Desario, responsabile della redazione Internet del Messaggero, Guglielmo Nappi, responsabile di Leggo.it, e Nicholas Dominic Leone, caposervizio del Velino, che operano nel mondo del web e che quotidianamente si misurano con le nuove metriche messe a disposizione da Internet.

Alle 14 Digital Coffee Break - Freaky Communication con Alberto Castelvecchi, editore, talent scout, docente di Public speaking nell’Università Luiss Guido Carli, che parlerà del modo in cui il potere e il suo immaginario sono cambiati profondamente con l’avvento dei social media. Alle 14.30 un incontro sui “Linguaggi, strumenti, novità della rivoluzione nella comunicazione pubblica”.

Alle 18 si terrà la seconda edizione dei dei Leggo Awards. Il free press premia alcuni dei numerosi ospiti del suo format “direttore per un giorno”: un anno fa il riconoscimento era andato a Carlo Verdone, Margherita Buy, Raf, Max Giusti e Fortunato Cerlino. Quest’anno, in più categorie, verranno premiati Lorella Cuccarini (attrice), Dose&Presta del Ruggito del Coniglio (Radio), Roberto Recchioni e Dylan Dog (fumetto e animazione), Lillo&Greg (premio fedeltà), Volfango De Biasi e il film Crazy For Football (campagna social), Amadeus (tv).
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