Le meraviglie della Terra vista dallo spazio: le prime foto del Sentinel 2, Simonetta Cheli: «Così aiuterà il nostro pianeta»

Le meraviglie della Terra vista dallo spazio: le prime foto del Sentinel 2, Simonetta Cheli: «Così aiuterà il nostro pianeta»
di Paolo Ricci Bitti
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Lunedì 27 Luglio 2015, 19:43 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 10:09

Dal remotissimo pianeta "gemello" K452b al vicinissimo appezzamento coltivato a granturco. Simonetta Cheli - noi umani non abbiamo pace - continuiamo a mandare oggetti nello spazio con due compiti tuttavia opposti: guardare verso l’infinitivamente lontano, per trovare magari qualche pianeta presunto gemello della Terra, oppure guardare verso il sempre più definitivamente vicino a noi per capire che ne sarà della stessa Terra.



“Al netto delle considerazioni tecniche, tutte peraltro molto affascinanti – risponde dall'Esa il capo del coordinamento europeo dei programmi di osservazione della Terra – con l’attività spaziale non facciamo che fare ciò che l’uomo ha sempre voluto: soddisfare la sua insopprimibile sete di conoscenza.







Pensate a chi ha lavorato al progetto Rosetta sapendo che l’eventuale e difficilissimo risultato, l’intercettazione della cometa, sarebbe giunto dopo almeno 15 anni. L’esplorazione dell’universo sembra l’attività più affascinante, più veloce a far battere il cuore, ma quella che punta i satelliti verso gli scenari terrestri contiene un elemento supplementare immediato: è il senso di responsabilità nei confronti delle generazioni future che potranno contare su indicazioni indispensabili per preservare il pianeta.









Questo giustifica i colossali investimenti? Il programma Copernico richiede 7 miliardi di euro di cui 3 reperiti dall’Agenzia spaziale europea. E solo il Sentinel 2 costa 236 milioni di euro. Me è vero che per ogni euro investito nello spazio se ne generano tre di profitto?



“E’ vero e, se è per questo - continua Simonetta Cheli - è stato calcolato che l’attività dei satelliti ne renda assai di più, ovvero 10. Ma la domanda sugli investimenti andrebbe fatta a chi governa i paesi, non ai tecnici. Intanto il prossimo satellite Sentinel 2b, in orbita tra 18 mesi, costerà meno della metà del gemello essendo una sua copia. E poi, chi decide sulla portata degli investimenti, sa che in cambio avrà la possibilità di fare scelte vitali per il futuro della popolazione mondiale. Ad esempio le politiche agricole, ovvero il nostro cibo di cui proprio non possiamo fare a meno, sono e saranno sempre più efficaci grazie alle ricerche effettuate grazie ai satelliti”.



Sta aumentando in Italia la consapevolezza dell’importanza delle spazio?



“Fortunatamente sì, anche grazie alle ultime missioni di Parmitano e Cristoforetti. Ed è un fatto che la qualità del comparto spaziale italiano sia più conosciuta e apprezzata all’estero che a casa nostra. Ma le cose si stanno muovendo come merita in effetti l’Italia che ha mandato in orbita un satellite subito dopo Russia e Stati Uniti, che è il terzo paese come investimenti nell’Agenzia spaziale europea, che progetta e costruisce metà dei moduli abitativi della stazione spaziale internazionale. Che, anche grazie all’Agenzia spaziale italiana, tiene la cabina di regia, a Frascati e a Matera, delle attività dei satelliti Sentinel, peraltro progettati e realizzati con importante partecipazione di aziende italiane”.



Il mondo politico italiano, che presto dovrebbe decidere ad esempio, sul futuro del razzo lanciatore Vega, made in Italy, a Colleferro, per il 70% e invidiato da tutto il mondo, è più sensibile alle tematiche spaziali?



“Me lo auguro. Certo sta avanzando l’idea di una cabina di regia delle attività spaziali coordinata dalla Presidenza del consiglio”.



Il Sentinel 2 è protagonista anche a Milano: milioni di foto, tutte rigorosamente gratuite, del pianeta visto nei 13 colori degli speciali occhi hi-tech del satellite europeo lanciato appena un mese fa: dalla sua orbita a 800 km di altezza fotografa la Terra con definizione "mostruosa", cogliendo dettagli grandi come un tavolo da ping pong.



Ora è pronto a diventare pienamente operativo ma intanto regala le prime spettacolari immagini presentate in conferenza stampa al Palazzo Congressi. I dati che raccoglierà nei prossimi mesi avranno applicazione in tantissimi settori, da un aiuto ai contadini fino alla sorveglianza dell'inquinamento e supporto in caso di catastrofi ambientali. Lanciato lo scorso 23 giugno, Sentinel 2 è il secondo satellite del programma Copernicus, varato da Commissione Ue e Agenzia Spaziale Europea (Esa), e ha l'obiettivo di controllare lo stato di salute del nostro pianeta, in particolare delle aree agricole e le foreste.



Tra le immagini più interessanti raccolte finora ci sono lo spettacolare mosaico di campi agricoli, con differenti colture, nei dintorni di Avezzano. Questo genere di dati può ad esempio offrire importanti informazioni per il miglioramento delle rese agricole e per identificare lo stato di salute dei terreni. Italia protagonista anche di altri due scatti, il Lago di Garda di cui è possibile lo stato di inquinamento delle acque e la Valle Aurina, nel Sud Tirolo, che mostra il ritiro delle nevi.



«A breve sarenno lanciati altri due Sentinel, i gemelli di Sentinel-1A e di Sentinel-2A» ha spiegato Volker Liebig, direttore dei programmi di Osservazione della Terra dell'Esa. «Tutte le immagini - ha aggiunto - saranno disponibili on-line e contiamo che gli scatti di Sentinel saranno scaricati da milioni di utenti, per usi di vario tipo, per il rilevamento ambientale, per scopi commerciali ma anche da semplici appassionati.

Siamo convinti che supereremo rapidamente la cifra record di 2 milioni download già fatti con i dati di Sentinel-1A».

Paolo Ricci Bitti

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