Spazio, scoperto un altro esopianeta "vicino" a noi: dopo oltre 400 anni Giordano Bruno torna attuale

Spazio, scoperto un altro esopianeta "vicino" a noi: dopo oltre 400 anni Giordano Bruno torna attuale
di Enzo Vitale
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Giovedì 20 Aprile 2017, 10:56 - Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 14:37
Sicuramente si starà rivoltando nella tomba. A oltre 400 anni dalla sua morte, Giordano Bruno torna più attuale che mai.

In queste ultime ore, alla lunga lista di sopianeti scoperti, si aggiunge anche Lhs 1140b, un piccolo pianeta roccioso che si trova in un sistema planetario nella costellazione della Balena a “soli” 40 anni luce da noi.
Lo hanno stanato gli astronomi di due diversi team internazionali dopo una lunga serie di osservazioni con il classico metodo dei transiti. A scoprirlo sono state le osservazioni congiunte di MEarth (MEarth-South telescope array), un sistema di 16 telescopi posizionati in Arizona  e quelle di Harps, uno strumento dell’Eso (European Southern Observatory), posizionato a La Silla in CIle.


(Il sistema di telescopi MEarth in America)

LE DIMENSIONI DEL NUOVO ESOPIANETA
Secondo le prime misure effettuate dagli astronomi, Lhs 1140b ha una massa di circa sette volte la Terra e un diametro di 1,5 volte più grande del nostro pianeta, circa 18 mila chilometri. Orbita intorna alla sua stella, una nana rossa, ma molto più fredda di quella del Sistema planetario Trappist-1, ogni 25 giorni,

GIORDANO BRUNO, ECCO COSA DICEVA 400 ANNI FA
“Nel spacio infinito o potrebono essere infiniti mondi simili a questo, o che questo universo stendesse la sua capacità e comprensione di molti corpi, come son questi, nomati astri; ed ancora che (o simili o dissimili che sieno questi mondi) non con minor raggione sarebe bene a l’uno l’essere che a l’altro; perché l’essere de l’altro non ha minor ragione che l’essere de l’uno, e l’essere di molti non minor che de l’uno e l’altro, e l’essere de infiniti che di molti. Là onde, come sarebbe male la abolizione ed il non essere di questo mondo, cossì non sarebbe buono il non essere de innumerabili altri”.

(Ecco come un artista ha immaginato oggi Giordano Bruno)


LE PAROLE DELL'ASTRONOMO
«lhs 1140b è l’esopianeta più interessante che ho avuto modo di analizzare negli ultimi dieci anni», ha commentato Jason Dittmann dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics (CfA) e autore principale dello studio pubblicato su Nature. «Difficilmente possiamo sperare di avere un oggetto migliore di questo per tentare di rispondere a una delle grandi domande della scienza, la ricerca di evidenze di vita al di fuori del nostro pianeta». Per ora, a parte le dimensioni, i ricercatori azzardano anche suggestive ipotesi sul passato del nuovo esopianeta come quella della presenza di un oceano di lava sulla sua superficie. Tale situazione potrebbe essere dovuta alla radiazione stellare ultravioletta che nelle fasi iniziali del vita del pianeta avrebbe spazzato via tutta l’acqua dalla sua atmosfera casusando le stesse condizioni che oggi possiamo osservare su Venere.

SI ATTENDE IL TELESCOPIO SPAZIALE JAMES WEBB
Ma per una più accurata ricerca e per avere risposte certe, riferite ad una eventuale presenza di atmosfera, servono strumenti poiù potenti. Quelli attualmente in servizio permanente effettivo non bastano. Nell'ottobre 2018 sarà lanciato il telescopio spaziale James Webb, un "mostro" di quasi sette metri di diametro, il successore scientifico di Hubble, che tante soddisfazioni ha già dato. E allora ne vedremo delle belle.

enzo.vitale@ilmessaggero.it
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