È nato R1, il primo "robot domestico": progettato per le case e gli ospedali, è tutto italiano

È nato R1, il primo "robot domestico": progettato per le case e gli ospedali, è tutto italiano
3 Minuti di Lettura
Martedì 19 Luglio 2016, 16:45 - Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 09:49
L'Istituto italiano di tecnologia di Genova ha dato alla luce R1-your personal humanoid, un robot umanoide concepito per operare in ambienti domestici e professionali come la corsia di un ospedale o in casa. Iit, con il coinvolgimento di investitori privati, realizzerà entro il 2017 il modello di produzione e commercializzazione su larga scala. R1-your personal humanoid ha un design tutto italiano, pesa circa 50 kg e è realizzato per il 50% in plastiche e per il 50% in fibra di carbonio e metallo. 

R1-your personal humanoid è il fratellino del famoso iCub, il robot umanoide con il volto di un bambino per la ricerca. È alto 125 centimetri e può allungarsi fino a 140, magari per afferrare un oggetto su una mensola con le mani a forma di pinza e rivestite di pelle artificiale; non ha gambe ma ruote, ha un corpo bianco e slanciato e la sua faccia è un display scuro che può assumere espressioni stilizzate, come un emoticon.

R-1 è unico nel suo genere: hardware e software sono stati sviluppati insieme ed è stato progettato studiando le reazioni umane durante l'interazione, la sua intelligenza artificiale è sviluppata direttamente sull'umanoide e ha un corpo di nuova concezione la cui forma tra l'altro è stata studiata in collaborazione con alcuni psicologi. R1 è stato realizzato da una squadra di 22 giovani scienziati e tecnici Iit guidati da Giorgio Metta e da un gruppo di designer e esperti di entertainment e illustratori di Milano e Barcellona.

VERSO IL BIODEGRADABILE
«R1 è la nostra prima piattaforma umanoide a basso costo pensata per un'ampia distribuzione nelle case» e in futuro sarà realizzato con materiali biodegradabili «come plastiche di nuova generazione. Fin dall'inizio per questi prodotti di largo consumo futuro bisogna prevedere la sostenibilità, per evitare errori come sono stati fatti con l'elettronica oggi molto difficile da smaltire a fine ciclo». Lo ha detto il direttore scientifico di Iit Roberto Cingolani parlando del nuovo R1 - your personal humanoid - nato nei laboratori dell'Istituto. «Stiamo discutendo con Ibm Italia di alcuni pacchetti di intelligenza che dovrebbero consentire di utilizzare R1 in casa come assistente domestico per aiutare le persone bisognose come gli anziani, in ospedale o sul posto di lavoro - ha detto Cingolani -. L'idea è che di fatto sia una specie di computer al quale si associa un software dedicato per specifica applicazione. In futuro queste macchine lavoreranno in cloud e saranno sempre più performanti. Però R1 nasce con l'idea di essere utilizzabile ogni giorno».

PROSPETTIVE A LARGO RAGGIO
Il percorso di R1 - your personal humanoid sarà quello di essere utilizzato come interfaccia per alcuni servizi, fornire informazioni o aiutarci in un centro commerciale o in un aeroporto o alla stazione poi sviluppare applicazioni utili in casa. Lo ha detto Giorgio Metta, papà di iCub e di R1, vicedirettore scientifico dell'Iit. «Le prospettive commerciali sono immense - ha detto Metta presentando R1 -. Questo è un mercato "blue ocean", tutto da sviluppare. R1 costerà alcune decine di migliaia di euro per poi scendere progressivamente di prezzo. Nel frattempo avrà tutte quelle applicazioni utili per il supporto domestico». R1 oggi è un prototipo: «è necessaria una fase di industrializzazione per renderlo producibile - ha detto Metta -. Questo vuol dire selezionare i componenti perché siano fabbricabili in larga scala. E perché sia disponibile per tutti è necessario un finanziamento di tipo industriale, connettersi alle realtà produttive perché non possiamo farlo come centro di ricerca».

L'Iit ha investito nella sua storia una settantina di milioni di euro per sviluppare una serie di piattaforme robotiche che vanno da iCub a Walkman al plantoide e la robotica chirurgica - ha detto Metta -. Da questa ricerca sono filiate la riabilitazione come prostetica e esoscheletri. R1 è un altro di questi figli, un robot si servizio che potrà essere utilizzato in situazioni domestiche». R1 tra 10 anni «sarà costruito con nuovi materiali, la parte elettronica incorporata nella struttura, batterie di nuova concezione e funzionalità avanzate. Sempre connesso a internet, sarà il centro dell'internet delle cose. R1 ci seguirà, verrà con noi e ci aiuterà perché al contrario di altri elettrodomestici non rimane fermo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA