Il Nobel per la Fisica a David Thouless, Duncan Haldane e Michael Kosterlitz: le onde gravitazionali restano al palo

I tre vincitori del Premio Nobel per la Fisica
di Enzo Vitale
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Martedì 4 Ottobre 2016, 19:14 - Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 00:02

Candidatura arrivata fuori tempo massimo, e così addio ai sogni di gloria. Il wonderful trio delle onde gravitazionali, Rainer Weiss, Ronald Drever e Kip Thorne, è rimasto a secco. A vincere il Premio Nobel per la Fisica 2016 è stato un altro trio, sicuramente meno meraviglioso ma più pragmatico. Si tratta di David J. Thouless, Duncan Haldane e John M. Kosterlitz. Chi si aspettava sul podio i protagonisti dell'esperimento Ligo è rimasto deluso, come sono rimasti delusi stupiti gli stessi giornalisti e i presenti che hanno partecipato alla cerimonia alla Concert Hall di Stoccolma.
I tre britannici David J. Thouless, professore all'Università di Washington a Seattle, Duncan M. Haldane, dell'università di Princeton e Michael Kosterlitz, della Brown University, sono i fisici che fin dagli anni '70
hanno cercato di esplorare il cuore della materia. La motivazione premia il terzetto di scienziati per gli studi teorici sulle transizioni di fase topologiche e sulle fasi topologiche della materia.


LA SPIEGAZIONE
«I tre hanno studiato i passaggi che avvengono nella materia quando avviene il passaggio da uno stato a un altro - ha spiegato alla'Ansa Marco Grilli, del dipartimento di Fisica dell'Università Sapienza di Roma. I ricercatori premiati con il Nobel sono stati i primi a vedere che cosa succede quando si passa da un oggetto magnetizzato, come una calamita, a un oggetto che non lo è, oppure da un metallo normale a un metallo superconduttore, o ancora da un fluido normale a superfluido che non ha viscosità.  Negli anni '70 -ha proseguito Grilli-, Kosterlitz e Thouless sono stati i primi a osservare i passaggi che avvengono nei materiali che hanno solo due dimensioni, scoprendo che «esisteva un modo nuovo nei quali la materia poteva passare da una fase a un'altra. In particolare hanno scoperto che durante questi processi, chiamati passaggi di fase, la materia parte da uno stato ordinato per diventare disordinata. Hanno scoperto inoltre che questo passaggio avviene con la formazione di vortici che si estendono progressivamente. Haldane, invece, si è occupato del modo in cui il passaggio da uno stato all'altro può avvenire in modo diverso in materiali diversi e che queste differenze dipendono dalla struttura interna, più o meno complessa».


(La cerimonia e l'annuncio dei vincitori a Stoccolma)

LA DELUSIONE
Ricci, oltre che ricercatore Infn e docente alla Sapienza è a capo della collaborazione scientifica internazionale di Virgo, il rivelatore interferometrico di onde gravitazionali europeo, con bracci lunghi 3 km, situato nel comune di Cascina in provincia di Pisa. Lo scienziato italiano non ha nascosto la sua delusione: «In una certa misura -ha confermato- ci aspettavamo che non sarebbe stato assegnato alla scoperta delle onde gravitazionali, che d’altronde è stata annunciata l’11 febbraio, perchè le nomination per il Nobel vengono raccolte entro il 31 gennaio, quindi questa cosa è nella normalità.  Lo studio teorico sugli stati esotici della materia era un argomento caldo anche se noi speravamo che andasse diversamente - dice ancora Ricci - Però penso  che l’anno prossimo ci siano più possibilità, vedremo».


(I Paesi che hanno vinto i Premi Nobel in Chimica, Fisica e Medicina. L'Italia è a quota sette. Fonte Observa)

I VENTI PREMI NOBEL ITALIANI NELLA STORIA
Gli italiani che nel corso del tempo sono stati insigniti del Premio Nobel, in ordine cronologico, sono stati il chimico Camillo Golgi, lo scrittore Giosuè Carducci, Ernesto Teodoro Moneta (unico Premio Nobel italiano per la pace), Guglielo Marconi, Grazia Deledda, Luigi Pirandello, Enrico Fermi, il biochimico Daniel Bovet, Salvatore Quasimodo, il fisico Emilio Segrè, l'ingegnere chimico Giulio Natta, il genetista Salvatore Edoardo Luria, Eugenio Montale, Renato Dulbecco, Carlo Rubbia, l'economista Franco Modigliani, Rita Levi Montalcini, Dario Fo, l'astrofisico Ricardo Giacconi e il fisiologo Mario Capecchi .

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