Exomars, via al countdown per la missione alla scoperta della vita su Marte

Exomars, via al countdown per la missione alla scoperta della vita su Marte
di Paolo Ricci Bitti
5 Minuti di Lettura
Giovedì 10 Marzo 2016, 18:52 - Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 12:45

Leonardo da Vinci, dal “suo” museo in Piazza del Popolo a pochi passi dallo stand marziano appena inaugurato, si accarezza soddisfatto la barba bianca: la genialità italiana continua a spostare in avanti la frontiera della conoscenza. E' iniziato il countdown per la missione Exomars dell'Agenzia spaziale europea che lunedì 14 marzo alle 10.31 partirà dal cosmodromo di Baikonur e il ruolo dell'Italia è assolutamente determinante rispetto a quello delle tante potenze partner in questa esplorazione che punta come mai è avvenuto prima ad accertare la presenza della vita su Marte e a preparare lo sbarco dell'uomo sul pianeta rosso. E a ispirare, nel frattempo, generazioni di ragazzi che potranno avvicinarsi allo studio delle scienze e alla ricerca colmando il divario con le altre nazioni che pure già guardano con ammirazione la storia dell'Italia nel campo delle attività spaziali.

"Sono già nati gli uomini e le donne che andranno su Marte - ha detto il presidente dell'Asi, Roberto Battiston - e possiamo paragonare il salto tecnologico di queste missioni Exomars con quello innescato dall'epopea Apollo negli anni Sessanta e Settanta".
 


Per un mese la piazza ospiterà l'installazione dell'Esa, realizzata dall'Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con Thales Alenia Space Italia, Finmeccanica e Telespazio. A tagliare il nastro il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, accompagnata dal presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, dall'ad e direttore generale di Finmeccanica, Mauro Moretti, dall'ad di Thales Alenia Space Italia, Donato Amoroso, e dall'ad di Telespazio, Luigi Pasquali. Lo stand è dotato di un monitor dal quale, il 14 marzo, si potrà assistere alla diretta del lancio, con i commenti da Altec a Torino - Centro di Controllo della Missione e sede dell'evento nazionale - in collegamento con la base di Baikonur, Kazakistan. Per tutto il mese, inoltre, filmati e interviste informeranno il pubblico sulla missione e suoi significati scientifici, tecnologici e industriali con particolare riferimento al prevalente ruolo italiano.

«La missione è estinata a sondare Marte e possibili tracce di vita. E' una missione che trasporta un sogno; non lanciamo razzi ma il sogno di atterrare su questo pianeta per la prima volta come Europa». Il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston evidenzia il ruolo di protagonista del Paese, e «l'esempio di come l'Italia può guidare una missione così importante».  Il contributo italiano dal punto di vista scientifico e tecnologico alle missioni è consistente: l'Esa ha assegnato a Thales Alenia Space Italia (jv partecipata al 33% da Finmeccanica e al 67% da Thales) la leadership delle missioni e la responsabilità complessiva di tutti gli elementi. Importante anche il contributo dell'Italia sul fronte degli investimenti. «L'investimento complessivo è di 1,3 miliardi di euro - ha detto Battiston - e il contributo dell'Italia è pari al 32 per cento».
  «Finmeccanica è coinvolta dagli anni '60 nei più importanti programmi spaziali. Dopo il successo della missione Rosetta, che ha visto le tecnologie Finmeccanica atterrare su una cometa, siamo pronti per portare con ExoMars la nostra conoscenza sul Pianeta Rosso». L'amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti, sottolinea «l'orgoglio di essere protagonisti della missione con il contributo tecnologico del gruppo». Credo che la missione sarà complessa ma ben guidata; la cosa più interessante è indagare su un pianeta vergine l'origine della vita e di forme di evoluzione. Il fatto di essere protagonisti ci riempie di orgoglio».
 


«L'industria italiana scommette sullo spazio» perchè in questa attività c'è il «futuro dell'economia» - ha detto ancora Moretti - Oltre 5.000 persone in Italia lavorano nel settore spazio» e la partecipazione a una missione come ExoMars dimostra come le competenze e le strutture dedicate a questo settore nel nostro Paese stiano affermandosi in modo sempre più importante. «Sono contento perchè tutto ciò che ha un contenuto tecnologico in più lo facciamo noi», ha rilevato citando le missioni internazionali di primo piano alle quali l'Italia ha partecipato negli ultimi anni, come la costellazione Galileo, Rosetta, e adesso ExoMars. Alla luce di questa considerazione è tanto più importante per l'Italia «colmare il gap troppo forte relativo alle discipline scientifiche e tecniche: sono elementi essenziali per guardare al futuro». Per Moretti «serve una strategia culturale innovativa, una cultura globale che permetta di essere cittadini del mondo».
 


«È oggi un giorno di festa per il settore aerospaziale e per la ricerca di base». Così il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini che ha sottolineato come nelle attività spaziali europee il nostro Paese abbia «riguadagnato incisivamente un ruolo di leadership nelle politiche europee dello spazio, non solo per investimenti importanti che sono stati fatti negli ultimi due anni, a partire dalla presidenza del Consiglio dell'Unione europea da parte dell'Italia». L'Italia «ha già drenato 35 milioni di euro nella sua partecipazione a Horizon 2020 per la parte spaziale». «Nella partecipazione italiana ad Horizon 2020 per il settore spaziale siamo ormai terzi, dopo Francia e Germania, e sono stati 135 i soggetti italiani che hanno partecipato ai bandi con 80 progetti, riportando a casa 35 milioni di euro di fondi per la ricerca spaziale, pari al 14% del budget europeo dedicato al settore» ha detto Giannini.
Giannini ha assicurato che «il nostro compito come Governo, ora che stiamo per varare il Piano Nazionale per la Ricerca, è dare un segnale di grande sostegno» alle attività spaziali, «un sostegno continuativo nel tempo» perchè lo spazio «è uno dei settori chiavi» per il Paese.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA