Curiosity, i primi passi su Marte
E sul web spuntano già gli Ufo

Una fotografia di Curiosity su Marte (fonte: Huffington Post)
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Mercoledì 22 Agosto 2012, 22:14 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 09:15
ROMA - Curiosity ha mosso i primi passi su Marte. Il robot-laboratorio della Nasa ha completato con successo il suo primo test di guida, percorrendo quattro metri e mezzo dal sito dell'atterraggio. Quest'ultimo, ha annunciato stasera la Nasa in una conferenza stampa, è stato dedicato allo scrittore di fantascienza Ray Bradbury, che si è spento a Los Angeles il 5 giugno scorso e autore, tra l'altro, del libro “Cronache marziane”.



Nel suo primo test di guida su Marte, Curiosity ha anche compiuto una rotazione di 120 gradi e quindi è nuovamente avanzato di circa due metri e mezzo. Attualmente il robot si trova a circa sei metri dal sito in cui è atterrato. Curiosity, hanno detto gli esperti della Nasa, ha ora completato la fase di collaudo ed è pronto a cominciare la sua avventura su Marte, che nei prossimi due anni lo porterà a raccogliere campioni rocce e suolo in cerca di tracce di vita passata. All'inizio il robot si muoverà con prudenza, come in una sorta di rodaggio, ma non appena questa fase sarà superata si prevede che sarà in grado di percorrere da 50 a 100 metri durante un giorno marziano, la cui durata è confrontabile con quella di un giorno terrestre. Nel frattempo i test degli strumenti che il robot ha condotto finora hanno dato i primi risultati. Ad esempio, dai primi dati relativi alle analisi delle rocce che Curiosity ha eseguito con la ChemCam emerge che l'idrogeno è presente solo nella parte più superficiale delle rocce.



E gli Ufo? Intanto sul web si scatenano già le voci su strani avvistamenti: in un video pubblicato sull'Huffington Post, alcuni appassionati arrivano ad indentificare qualcosa come 4 differenti Ufo (oggetti volanti non identificati). Le immagini sono state ritoccate con diversi filtri per mettere meglio a fuoco gli oggetti, spiega il suo autore. Ma i più esperti dicono che si tratta solo di normalissime rocce, o di pixel morti, come capita anche alle migliori telecamere.





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