Colleferro, il presidente dell'Esa conferma il primato del razzo Vega di Avio

Colleferro, il presidente dell'Esa conferma il primato del razzo Vega di Avio
di Mario Galati
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Lunedì 2 Maggio 2016, 20:24 - Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 09:15

La Avio di Colleferro, leader europeo dei lanciatori leggeri di satellite con il razzo Vega, resta in attesa di sapere se resterà nel "perimetro italiano" e intanto continua a ricevere visite al massimo livello. L’ultima visita in ordine di tempo è quella di oggi del presidente dell’Esa (l’agenzia spaziale europea), il tedesco Johan Dietrich Worner, subentrato dal 1° luglio scorso al francese Jean Dordain, insieme al presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston, di casa dalle parti di Colleferro avendo accompagnato poco meno di un mese fa la ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca Scientifica Stefania Giannini.

Ad accogliere gli ospiti c’erano l’amministratore delegato di Avio Group Giulio Ranzo e il vice presidente del consiglio di amministrazione della società Pier Giuliano Lasagni. Affollatissimo l’incontro con la stampa, forte la delegazione dei cronisti europei. Ad aprire gli interventi è stato l’amministrazione delegato della Avio Giulio Ranzo che ha disegnato il passato il presente e il futuro della Avio con lo sviluppo del Vega C il cui esordio è previsto per il 2019 e dell’Ariane 6 con i boosters Avio equipaggiati con il nuovo motore P120 come pure il Vega C. Nuovi sviluppi tecnologici per per un ricco portafogli di commesse, fra i clienti anche, per dirne uno, Google. Un primato sottolineato dagli interventi di Roberto Battiston e del presidente dell’Esa Worner.

E il futuro, si spera sempre più italiano di Avio.  Per saperne qualcosa di più ci abbiamo provato con Roberto Italia che rappresentava in quella sede gli inglesi della Cinven (un equity fund) proprietaria all’81% della Avio: abbottonato sull’argomento anche lui, che però se si è lasciato sfuggire per la Avio "un gran bel futuro". «Ciò che conta non è chi siano gli azionisti, ma se vedono nei progetti. Cinven ci sta supportando in modo molto forte da più di dieci anni». Per Avio Space, ha detto il senior adviser di Cinven, Roberto Italia, «riceviamo» molte «manifestazioni d'interesse per un business unico in un settore unico». La valorizzazione di Avio rimane un'opzione importante ma non è strettamente necessaria visto che «stiamo cominciando un percorso con il progetto Vega» , il piccolo lanciatore Made in Italy, che ha significative prospettive commerciali.

Una spinta forte al futuro della società e« arrivata dalla scelte europea di dotarsi di una nuova famiglia di lanciatori, con cui aver un accesso autonomo allo spazio,di cui Vega farà parte, insieme con Ariane 6. Per i due programmi Avio svilupperà il motore P120 che sarà montato su entrambi i vettori. "Ariane 6 e Vega C - ha detto il direttore generale dell'Agenzia spaziale europea Johann-Dietrich Woerner - sono la ' european way', un esempio di forte organizzazione industriale, fatta di affidabilità e capacità di portare avanti programmi complessi". Nel sito di Colleferro Avio sta costruendo una nuova area dove verrà prodotto il P120 per i due nuovo vettori e Ranzo non teme la possibile concorrenza tedesca sulla produzione di questo propulsore vista l'esperienza e la capacità competitiva sul piano dei costi maturate da Avio. Il volo inaugurale del Vega è »previsto nel 2019, mentre il primo commerciale nel 2020, mentre per quello che riguarda l'Ariane 6 il volo inaugurale è stimato nel 2020 e il primo commerciale l'anno successivo.

L'azienda italiana Avio è un'eccellenza spaziale confrontabile al colosso californiano SpaceX: a dirlo è stato Roberto Battiston, presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi),  «L'arrivo in questi anni di aziende private nel settore spaziale, in particolare della SpaceX - ha osservato Battiston - ha obbligato noi e l'Europa a razionalizzare i costi e a essere più competitivi.
Una sfida che ha spinto tutti a migliorare e qui, ad Avio, ne vediamo i risultati». «Quello che SpaceX sta facendo negli Stati Uniti - ha aggiunto - lo vedo anche qui».  Per Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio, a rendere possibile la riduzione dei costi «è la ricerca tecnologica, non solo dei materiali, ma anche della catena produttiva, tanto che rivoluzioneremo interamente la catena di assemblaggio dei razzi nella base spaziale di Kourou, per renderla sempre più veloce e poter fare quasi il doppio dei lanci ogni anno».


 

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