Il via libera di Hawking vuole essere un buon esempio per i tanti colleghi dell’ateneo britannico (che vanta 98 premi Nobel) perché autorizzino la divulgazione dei propri lavori. «Chiunque e ovunque nel mondo dovrebbe avere accesso libero e senza impedimenti non solo alla mia ricerca, ma anche alle ricerche di qualunque grande mente che si interroga sullo spettro dell’umana comprensione», ha detto Hawking. «È bellissimo sentire quante persone abbiano già scaricato il mio lavoro. Speriamo che non rimangano delusi ora che possono accedervi», ha aggiunto commentando con un velo di modesta ironia la notizia del record di download. Gli accessi, infatti, hanno letteralmente mandato in tilt il sito dell’ateneo.
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