Maker Faire, se l'algoritmo diventa barman: ecco Mixartista

Maker Faire, se l'algoritmo diventa barman: ecco Mixartista
di Alessandro Berrettoni
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Venerdì 1 Dicembre 2017, 15:26 - Ultimo aggiornamento: 18:43

Volete un Old Fashioned fatto con tutti i crismi ma non avete un barman a portata di mano? Da oggi, con Mixartista, la soluzione c'è. Si tratta di un macchinario guidato da un algoritmo che conosce tutte le ricette più famose dei drink. Basta premere un pulsante in un tablet e il gioco è fatto.
 


Quello di Mixartista è uno degli stand più visitati e affollati dell’edizione 2017 di Maker Faire. Tanti i ragazzi che si fermano incuriositi dalle 12 bottiglie ruotanti che sono in grado di creare ogni cocktail che si possa immaginare. L'algoritmo conosce le ricette e associa a ogni bevanda un numero. Una volta programmato, Mixartista produce ogni tipo di drink.

Mixartista è un'idea di due studenti di ingegneria all'Università di Bologna, Leonardo Stamati e Dante Daniel Cruz Velasquez, che sono partiti da un prototipo. L'idea è piaciuta, tanto che una banca locale ha deciso di finanziare il progetto, che poi è stato fisicamente creato da un partner aziendale. Mixartista per ora è in versione beta Deluxe, e fra qualche mese sarà commercializzato. È costruito attorno a un pilastro di cristallo e fissato con bulloni in oro. Non ci sono ancora dettagli precisi sui costi, ma Leonardo Stamati è risoluto: «entro il 2019 saremo in commercio anche con una versione consumer
».
 
 

Una storia di successo, nata in quelle sacche di eccellenza che ancora l’Italia sa conservare: l'università, giovani tenaci e volenterosi, e un’idea originale. Una storia che punta al mercato del lusso, come mezzo per poter finanziare un progetto che poi si possa aprire a tutti. E questo passa anche da eventi come la Maker Faire, «siamo qui per farci conoscere ma anche per crearsi un network di finanziatori. Per ora siamo riusciti a coprire le spese di progettazione della versione Deluxe. Una volta che inizieremo a venderla, potremo coprire le spese per la produzione delle versioni consumer».

Leonardo ancora studia, si sta specializzando in robotica, ma l'avventura da maker gli piace molto. Un nome dietro cui si cela qualcosa in più di un ingegnere, un ibrido tra imprenditore, startupper e artigiano, che però deve anche occuparsi di trovare, in autonomia, un mercato.
«Quello del lusso è un passaggio obbligato. Abbiamo fatto indagini di mercato prima di partire e capito che il nostro prodotto poteva interessare solo un determinato target di pubblico. Detto questo, speriamo che Mixartista arrivi a più persone possibili. Intanto, aspettiamo le ultime certificazioni per arrivare sul mercato nel 2018 con la versione Deluxe». Perché in fondo, a chi non piace un cocktail fatto bene?

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