Un makerspace è un laboratorio aperto a tutti, una sorta di "officina condivisa". In particolare Bibliomakers è dotato di strumenti di fabbricazione digitale, come stampanti 3D, laser cutter, plotter da taglio, saldatori, un nuovo centro di creatività al servizio della cittadinanza: la biblioteca si trasforma così in un vero e proprio luogo del fare, una fabbrica delle idee. Bibliomakers sarà a cura della Fondazione Mondo Digitale, il cui FabLab a Roma, all’interno della Palestra dell’Innovazione, è divenuto in poco tempo un luogo di innovazione e scambio, frequentato da comunità di makers, artisti, professionisti e giovani di tutte le età. La Fondazione fornirà sia assistenza agli utenti che vogliono usare le attrezzature, sia ideando e gestendo i laboratori per le famiglie e per le scuole.
Diversi i laboratori rivolti ai più giovani. Il Digital Storytelling è stato ideato per sviluppare l'arte di narrare e rappresentare storie: grazie agli strumenti della fabbricazione digitale si realizzano gli elementi fisici che danno vita alla storia, combinando l’aspetto visivo e quello verbale. Nel Tinkering sono previste attività manuali, pratiche e creative in modalità unplugged per appassionare i partecipanti alla programmazione, alle
discipline Steam e al pensiero computazionale. Il Coding, infine, prevede percorsi guidati per aiutare i più giovani a familiarizzare con le basi della programmazione, fino alla realizzazione di un gioco o di un'animazione.
Il Goethe-Institut si è impegnato a finanziare lo startup del nuovo Makerspace e a manenerlo per i prossimi mesi. L’obiettivo condiviso con i partner del progetto è quello di realizzare un prototipo replicabile successivamente in altre biblioteche o spazi pubblici. Grazie alla collaborazione con il Forum del Libro, alcuni corsi sono aperti anche agli insegnanti e bibliotecari.
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