GLI ARTISTI
E se fino a qualche tempo fa erano solo gli artisti a farsi carico del cambiamento, come dimostra il Museo di Urban Art di Roma (MURo), realizzato nel 2010 dal musicista e street artist David "Diavù" Vecchiato nel quartiere Quadraro, la diffusione dell'arte di strada ha conosciuto un nuovo slancio grazie all'impegno del comune capitolino. Così i graffiti sono diventati presenza comune in molte zone cittadine: da San Basilio a Tor Marancia, dall'Ostiense a Tor Pignattara, da Testaccio alla Garbatella c'è un'altalena di colori che spazia dalle grandi facciate delle palazzine alle pareti di poli ricreativi, parchi e giardini. Un'opera che sarà a breve disponibile su StreetArt Roma, la prima applicazione per dispositivi mobili che consente di scoprire i capolavori en plein air distribuiti tra centro e periferie. Ideata da Artribune, con il supporto di Toyota e il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma Capitale, è la prima utile quanto preziosa guida per andare alla scoperta degli oltre 150 murales presenti in un database in continuo aggiornamento. Gratuita e disponibile per i possessori di iPhone, iPad, smartphone e tablet Android, l'app offre diverse chiavi per individuare e avere informazioni su ogni singola opera mappata.
L'interfaccia semplice e intuitiva permette di muoversi sul territorio (in formato tradizionale o satellitare, come Google Maps), identificare i disegni più vicini in base alla propria posizione e calcolare il percorso (sia in auto, sia a piedi) per arrivare al muro desiderato. Appassionati e curiosi possono, inoltre, scorrere l'intero elenco delle opere, corredato da immagini, didascalie e breve spiegazione (in italiano e in inglese). Un modo per conoscere la street art e menti visionarie come quella di Blu, uno dei più quotati artisti al mondo, Sten Lex, Matteo Basilè o Lucamaleonte: nomi ignoti ai più, al contrario dei loro lavori.