Smartphone, da Huawei Mate 9 a Lenovo Moto Z: il futuro parla cinese

Smartphone, da Huawei Mate 9 a Lenovo Moto Z: il futuro parla cinese
di Riccardo De Palo
4 Minuti di Lettura
Lunedì 5 Dicembre 2016, 09:43 - Ultimo aggiornamento: 7 Dicembre, 13:07
Nel mondo della tecnologia il vento cambia rapidamente. Accantonati, almeno per ora, i piani di scalzare Apple dal trono dei costruttori di smartphone, Samsung cerca di rimediare al pasticcio del telefono esplosivo Galaxy Note 7, e, in attesa di un nuovo prodotto vincente (si chiamerà S8? Note 8?), la cinese Huawei ha già scalzato la rivale coreana dal secondo posto del podio. Merito, anche, dei suoi prodotti di fascia alta, che stanno conquistando il mercato. Con l'obiettivo, ambizioso, di far percepire più affidabili i prodotti made in China. Perché l'Oriente non è più soltanto il luogo dove fabbricano le cose che inventano in Occidente; ma è centro ideativo e, insieme, produttivo. Dopo il successo degli smartphone P9 e P9 Plus, arriva un nuovo cellulare di alta gamma, il Mate 9, che come i precedenti mette a frutto la collaborazione con un'azienda prestigiosa come Leica per il comparto fotografico.

PRIMO APPROCCIO
Le dimensioni, per chi non è abituato a iPhone o Note, sono notevoli. Ma lo spessore è di soli 7.9 millimetri; e la cover in dotazione non gonfia per nulla. Con i suoi 5.9 pollici di diametro, lo schermo full HD fa il suo dovere, anche se, su un prodotto di fascia alta, sarebbe forse stato meglio un Amoled, magari Quad HD. Ma sono molti a pensare che la differenza non sia percepibile, su scala così ridotta. Vedremo quando arriverà (sempre che i rumor siano confermati) la versione Pro del telefono, con 5,5 pollici di display Amoled, per ora disponibile solo nella versione di lusso Porsche Design. Sarebbe una bella evoluzione.

La batteria, capacità 4000 mAh, permette di superare senza intoppi una giornata di lavoro intensivo, restando con circa il 30% della capacità in serata. Il caricatore, del tipo veloce, può rimediare rapidamente a una situazione di difficoltà; ma sono molto utili gli avvisi che segnalano le app che stanno consumando risorse in segreto. Spesso, si rivelano consumi (di batteria e di banda) del tutto inutili.

Il sistema operativo è il nuovo Android 7.0 Nougat, nella versione personalizzata (ma non troppo) da Huawei. Chi vuole, può sempre cambiare il desktop con altri temi e icone disponibili. Il processore è il nuovo Kirin (nome di una creatura mitologica) numero di serie 960, prodotto dalla stessa Huawei, un octa-core dalle ottime prestazioni, e 4 GB di memoria Ram. Alla prova, tutto risulta fluido e senza rallentamenti di sorta, a parte fenomeni veramente episodici. Le foto, grazie alla doppia camera posteriore, risultano di buona qualità; c'è anche la possibilità di aprire l'otturatore, per dare un effetto sfocato allo sfondo che piacerà molto agli appassionati.

Tra le caratteristiche interessanti, la possibilità di alloggiare una seconda sim nella slot dedicata (o una scheda Sd di memoria aggiuntiva) e la funzione che duplica alcune app come Facebook e WhatsApp (ma quanti di noi hanno due account diversi nei social?). Infine, una nota piacevole nel packaging: troppe volte abbiamo visto scatole piccole, ricolme di materiali che, appena estratti, non riuscivano più a rientrare dove erano stati pigiati. Nulla di tutto questo per il Mate 9, che arriva con una confezione dal design piacevole (sembra una scatola di cioccolatini) e con tanto spazio per far rientrare cavetti e involucri al loro posto. Un telefono, in definitiva, piacevole e affidabile. Alto il prezzo: 749 euro; con significativi ribassi sul mercato online.

ANCORA ORIENTE
Un altro smartphone da poco in commercio è il Moto Z. Lenovo ha acquisito lo storico marchio Motorola da Google, e sta cercando di riempirlo di nuovi contenuti. Buona la dotazione di bordo: processore quad-core Qualcomm, display da 5.5 pollici full Hd (ma del tipo Amoled), fotocamera posteriore da 13 megapixel, Android 6.0. Unica nota dolente, la batteria, dotata di sole 2600 mAh. Se fosse tutto qui saremmo di fronte al solito smartphone di fascia medio-alta (il prezzo è poco sopra i 500 euro), ma la vera rivoluzione sta nelle cover posteriori, ossia le mod. Che cambiano totalmente la prospettiva di uso del mezzo.

C'è la cover con ottica Hasselblad, che contiene uno zoom 10X e dà il brivido di possedere una macchina fotografica di alto livello (se non altro per il marchio prestigioso); c'è la cover che trasforma il telefono in un videoproiettore (ottimo per stupire gli amici); gli speaker JBL per la musica. L'idea è creare un sistema modulare per cui la semplice cover (che non è più soltanto un elemento estetico del prodotto) può trasformare il telefono in qualsiasi altra cosa. E scusate se è poco.

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