L'ordinanza del Garante
Multa record. Si tratta della sanzione più alta mai pagata dal motore di ricerca. Street view è l'utilissimo servizio di mappatura delle strade (integrato in Google Maps) che permette a ognuno di noi di "camminare" con il mouse in luoghi lontani migliaia di chilometri dal nostro pc. Fin qui nulla di male, nemmeno per il Garante. I problemi con la privacy sono nati per il modo in cui questa mappatura viene realizzata: un'auto (detta Google car) con una telecamera a 360 gradi montata sul tettino percorre le strade della città da mappare. Ma ed essere immortalati per finire sul web, ovviamente, non sono solo incroci e ponti, ma anche persone. Chiunque finisca nell'occhio della telecamera potrebbe ritrovarsi "mappato". E se proprio in quel momento si trovava in compagnia dell'amante? O se, com'è davvero accaduto, se ne andava camminando con una bambola gonfiabile tra le mani? Volti e targhe vengono offuscati ma talvolta la violazione della privacy si profila comunque.
Il cambio di rotta. La sanzione del Garante riguarda gli articoli 13, 162 e 164 del codice per la tutela della privacy. Riguardano tutti la mancanza di informativa agli utenti ripresi e l'esistenza "di una banca dati di particolari dimensioni in occasione della raccolta di dati effettuata dalla società mediante le c.d. Google cars nell'ambito del servizio denominato Street View". La multa recapitata a Google riguarda il passato. La società, infatti, secondo la stessa Authority, ha informato i cittadini in modo corretto.
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