Allarme cybersecurity, al Samsung Wow Business Summit si fa il punto per difendersi dagli hacker

Allarme cybersecurity, al Samsung Wow Business Summit si fa il punto per difendersi dagli hacker
di Rita Vecchio
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Sabato 28 Ottobre 2017, 00:25
La sicurezza in rete, la protezione dei dati nei dispositivi mobili e l’informazione. Sono questi i tre punti cardini su cui ha viaggiato il convegno “WOW - Wide Opportunities World”  al The Mall di Milano, organizzato da Samsung e giunto alla sua terza edizione, sulla Cyber Security e sulla messa a sicurezza dei dispositivi mobili connessi. L’ottica è quella dello sviluppo del digitale nel nostro Paese e nel mondo, ma anche per lo sviluppo stesso dell’economia in tutti i suoi aspetti.

«L’obiettivo delle aziende è analizzare il problema e trovare la soluzione», dice dal canto suo Carlo Barlocco presidente di Samsung Electronics Italia al Business Summit che anche quest’anno ha visto l’incontro della pubblica amministrazione con le principali aziende al fine di fornire strumenti e prospettive volte a sviluppare il business in chiave digitale. «È importante condividere informazioni per reagire a minacce informatiche, perché la sicurezza riguarda tutti i settori industriali e tematiche social. L’evoluzione digitale è oggi un grande traguardo, ma la digital transformation senza la sicurezza è nulla, in quanto espone il proprio business al rischio di attacchi esterni. E Samsung, da sempre attenta ai temi della sicurezza con particolare attenzione alla sfera della mobilità, dell’IoT, dei pagamenti digitali e dello smart working, cerca di ricoprire il ruolo di facilitatore che accompagna le aziende in questo viaggio, per aumentarne la produttività». E proprio l’azienda coreana stila un decalogo delle buone prassi in merito alla sicurezza rivolto al consumatore finale. 

Tutte le grandi aziende e le infrastrutture subiscono ogni giorno attacchi informatici e, secondo i dati della Banca d’Italia, nel 2016 il 47% delle aziende piccole e medie in Italia ha subito almeno un attacco. Dati che si ipotizzano in crescita a causa delle ultime campagne malware (“wannacry” e “notpetya”). A questo si aggiunge che il costo medio per le grandi aziende si aggirerebbe intorno ai 3,5 milioni di euro per ogni attacco andato a buon fine, mentre per le piccole e medie imprese gli attacchi informatici possono mettere a repentaglio l’esistenza della azienda stessa. «È quindi fondamentale si rivedano i modelli di governance, inserendo la cyber security all’interno della strategia aziendale». 

A intervenire anche Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia. «Qualche giorno prima della votazioni, era uscita una notizia di attacco hacker e quindi che le operazioni non fossero sicure. Abbiamo smentito questa informazione perché si trattava di una fake news, garantendo così la sicurezza informatica». E ha aggiunto priorità, come il sistema pubblico di identità digitale, la certificazione sanitaria e il sistema dei pagamenti. «Un investimento sul futuro è il sistema di intelligenza artificiale Ibm Watson che può cambiare la storia della medicina diagnostica e difensiva».

Riflessione che riguarda tutti i campi, compreso il giornalismo. «Oggi la situazione dell’informazione a livello nazionale è molto critica - afferma Enrico Mentana, direttore del TG La7 intervenendo al Samsung Wow Business Summit - Si pensava a un progresso della qualità dell’informazione. E invece è successo il contrario».

«La progressiva digitalizzazione dei processi e la diffusione di dispositivi connessi che secondo una stima saranno di 50 miliardi entro il 2020 - interviene Fabio Cappelli, Partner EY, Mediterranean Cyber security Leader - generano un’ingente quantità di informazioni appetibili dai cyber criminali da proteggere. La cyber security è un fattore critico nella trasformazione digitale». 
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