Al Ces di Las Vegas la televisione
del futuro: definizione e ultra-schermo

Al Ces di Las Vegas la televisione del futuro: definizione e ultra-schermo
di Federico Rocchi
3 Minuti di Lettura
Sabato 12 Gennaio 2013, 11:47 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 14:02
Schermo la parola chiave del 2013. Display “Retina”, telefoni da pochi centimetri con risoluzione full HD, la rincorsa a risoluzioni sempre pi alte sicuramente la nuova “insanely great thing”, citando direttamente Steve Jobs. L’appena chiuso CES 2013 a Las Vegas stata esibizione di tecnologie pi che semplice presentazione di nuovi prodotti.



È importante perché spostando l’attenzione dal catalogo al reparto ricerca e sviluppo si riesce a far sognare il consumatore, un po’ come esibire auto costose, potenti ma affascinanti, che pochi potranno comprare ma di cui tutti amano appassionarsi. La nuova frontiera UHD coinvolge molti prodotti, dai telefoni che saranno in grado di girare filmati 4K prossimi venturi ai sorprendenti televisori OLED 4K, passando per un tablet Panasonic da 20 pollici e risoluzione 3840 x 2560, quasi dieci milioni di pixel.



È cosa utile? Innanzitutto è perfettamente coerente con il concetto di “scalabilità” digitale, la possibilità di moltiplicare per un fattore 2, 3 o 4 le proprie caratteristiche senza insormontabili problemi se non quelli costruttivi, non ci sono standard da modificare. Nessuno vuole costringere a cambiare televisori appena comprati. Pochi anni addietro avevamo telefoni con schermo bianco e nero e risoluzione bastante per caratteri molto scalettati. Oggi tutti i telefoni nelle nostre tasche sono a colori e con risoluzione almeno pari a quella che per cinquant’anni era giudicata sufficiente per la televisione.



Ed è proprio la televisione, o meglio “il grande schermo di casa”, a godere adesso della stessa accelerazione tecnologica, che ne trasformerà uso e consumo. L’aumento di risoluzione degli schermi incorporati nei televisori li renderà in grado di svolgere anche altri compiti rispetto alla semplice visione di video in movimento: la lettura di un giornale a doppia pagina aperta, come era possibile sperimentare allo stand Sony con il NY Times, diventa uno spettacolare piacere da godere in poltrona.



BATTAGLIA A ORIENTE


C’è poi un risvolto più politico-commerciale che emerge da CES 2013, la battaglia tutta orientale fra costruttori coreani e giapponesi, con l’outsider cinese pronto ad intervenire. Per fortuna è una battaglia incruenta, sempre preferibile rispetto alle vere tensioni che nell’area geografica non mancano, che lascia il gusto amaro del ricordo di quando l’Europa, con marchi prestigiosi sostanzialmente scomparsi, era della partita.



I più importanti marchi giapponesi soffrono da anni la sfrenata concorrenza coreana, fatta non solo di tecnologia aggiornata ma soprattutto di una micidiale capacità di sfornare nuovi modelli, creare nuove aspettative. Hanno quindi deciso di unirsi, anche con accordi specifici come nel caso di Sony e Panasonic, per avvantaggiarsi sul piano qualitativo. I due marchi coreani per eccellenza, LG e Samsung, hanno dunque presentato i loro TV a definizione ultra alta con schermo LCD pronti per il mercato così come hanno fatto anche i giapponesi Sharp, Toshiba, Sony e Panasonic.



IL GRANDE BALZO

Questi ultimi due costruttori, però, hanno in aggiunta stupito le platee dimostrando di essere finalmente pronti alla produzione di schermi 4K OLED, la tecnologia che mira a soppiantare quella LCD, con dimensioni superiori a cinquanta pollici, unendo quindi massima qualità in termini quantitativi e qualitativi, a prezzi terrestri.Chi pensa che display così risoluti siano inutili in mancanza di corrispondenti contenuti dovrà ricredersi. Sony metterà a disposizione direttamente nel suo store on line contenuti nativi 4K, oltre ad offrire insieme ad altri costruttori come Panasonic camcorder 4K pronti per le produzioni personali.



YouTube già accetta video a quella risoluzione e le macchine fotografiche digitali comuni sono già in grado di scattare fotogrammi a risoluzione anche maggiore. Inoltre, dall’8 gennaio è stato acceso un trasponder satellitare dedicato al 4K da Eutelsat 10A e come se non bastasse sono già incorporati negli apparecchi appositi chip di upscaling capaci di elevare la risoluzione FullHD verso 4K UHD, con risultati davvero sorprendenti. Se ne parlava da anni, nel 2008 era una dimostrazione per addetti ai lavori, oggi è realtà.
© RIPRODUZIONE RISERVATA