Per Buffett si tratta di una decisa inversione di tendenza: il guru della finanza ha più volte ribadito la propria contrarietà alla Silicon Valley, dicendosi favorevole solo a Ibm, una delle società in cui Berkshire è più presente, con una quota che vale 12,3 miliardi di dollari. «Le chance di sbagliare con Ibm, almeno per noi, sono decisamente più basse di quelle di sbagliare con Google e Apple. Non so come valutarle» ha detto Buffett nel 2014. Secondo indiscrezioni, non sarebbe stato direttamente il guru della finanza ad acquistare per Berkshire una quota di Apple. A scegliere di investire in Cupertino sarebbe stata la squadra designata da Buffett a Berkshire Hathaway, nella quale di recente sono entrati a far parte Todd Combs e Ted Weschler. I due ex manager di hedge fund hanno da subito mostrato la propria volontà di guardare ad angoli del mercato ai quali Buffett non si è mai avvicinato, incluso il settore tecnologico.
L'aggiunta di Combs e Weschler rientra nei piani di lungo termine di Buffett per Berkshire: i due gestiscono un portafoglio complessivo di 18 miliardi di dollari e quando Buffett non guiderà più la società assumeranno il compito di scegliere titolo per titolo in cosa investire per l'intero gruppo.
In Apple Berkshire ha probabilmente visto un'opportunità di investimento, con i titoli di recente calati ai minimi degli ultimi due anni. A pesare su Cupertino il primo calo dei ricavi in 13 anni e i timori sulle prospettive dell'iPhone, motore di crescita di Apple. A preoccupare è anche l'andamento in Cina, dove Cook si trova in queste ore, dopo l'annuncio di un investimento di un miliardo di dollari in Didi, la rivale cinese di Uber. Proprio Didi sta valutando lo sbarco a Wall Street nel 2017: se la società rispetterà la tempistica è possibile che "bruci" sul tempo Uber per la quotazione. Cook a Pechino si è mosso su taxi Didi, twittando anche le sue foto. E si è rivolto alle start up cinesi, con le quali Apple è pronta lavorare ancora di più.
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