Pur non essendo la prima volta che la voce corre, stavolta sembra tutto vero e pronto, come lascia intendere l'indagine del New York Times all'interno della mega costruzione dove sorgerà il primo Amazon Store. Che sarà diviso in due parti: una come magazzino, l'altra come vetrina dei più popolari dispositivi della casa (Kindle, Fire HDX, Fire Tv e forse pure il flop Fire Phone).
L'intento è farne un hub funzionale per la società, cioè per continuare a migliorare la velocità di consegna dei prodotti (chi acquista online potrà ritirare il pacco in loco lo stesso giorno, come i corriere per le consegne del giorno) ma anche per dare più visibilità a una compagnia la cui essenza è stata finora solo e soltanto immateriale e legata al web.
Essendo il primo negozio, sarà un esperimento per capire se proseguire sulla stessa strada oppure imboccarne altre. Certo che la posizione lascia bene sperare, anche se la distanza e differenza da Apple, capostipite del marketing e degli store fisici, sarà incolmabile. Vedremo cosa tirerà fuori dal cilindro stavolta Jeff Bezos, che se da una parte può esultare per i buoni risultati del Washington Post acquistato l'anno scorso, con Amazon deve fronteggiare diverse spine: i più noti autori statunitensi continuano a protestare chiedendo maggiori introiti sulla vendita degli eBook, mentre proprio pochi giorni la Federal Aviation Administration, ente di aviazione Usa, ha proibito i voli ai droni senza pilota per scopi commerciali tarpando così le ali al futuristico progetto Prime Air per consegne a breve raggio in tempi rapidissimi.