Variante Lambda, la mutazione del Covid più resistente ai vaccini

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La variante Lambda è stata individuata per la prima volta in Perù nell'agosto 2020. A metà giugno l'Organizzazione mondiale della sanità annunciava la classificava come «variante d'interesse», quando era già presente in diversi Paesi: in particolare latino-americani. A ribadire la necessità di monitorarla e l'impegno dell'Oms in questo senso è l'epidemiologa Maria Van Kerkhove, esperta a capo del gruppo tecnico Oms per il nuovo coronavirus. Il tutto mentre uno studio giapponese, non ancora sottoposto a revisione tra pari, accende una spia rossa: la variante Lambda potrebbe creare problemi con i vaccini.

 

Variante Lambda, altamente infettiva

 

La proteina Spike della variante Lambda risulta altamente infettiva, come hanno osservato gli autori (scienziati dell'università di Tokyo e di diversi atenei nipponici) nel lavoro disponibile nella piattaforma 'Biorxiv'. Aspetto che viene attribuito alla presenza di due mutazioni in particolare. Una terza mutazione, però (RSYLTPGD246-253N, una delezione di 7 aminoacidi nel dominio N-terminale della Spike), sarebbe responsabile di evasione dagli anticorpi neutralizzanti. Insieme ad altre due (L452Q and F490S), conferirebbe resistenza all'immunità antivirale.

 

Vaccini meno efficaci

 

Gli scienziati che firmano lo studio sulla variante in questione parlano di una certa «resistenza all'immunità indotta da vaccino» e sottolineano come Lambda abbia due caratteristiche fondamentali per un'efficiente diffusione e trasmissione nella popolazione umana. Gli esperti fanno notare che, «poiché la variante Lambda è classificata come variante di interesse, si potrebbe» essere indotti a «pensare che non sia una minaccia presente come le varianti di preoccupazione. Tuttavia, per via della resistenza relativa dimostrata, potrebbe causare infezioni 'breakthrough'», nei vaccinati. Gli studiosi ricordano anche il caso Cile, dove il tasso di vaccinazione è diventato in breve tempo relativamente alto (a giugno il 60% della popolazione vaccinabile aveva fatto almeno una dose). In questo Paese, dicono gli autori, «si è verificato un aumento di casi nella primavera del 2021, suggerendo che la variante Lambda è abile nello sfuggire all'immunità antivirale». «In questo momento - osserva Kerkhove - abbiamo classificato la Lambda come variante di interesse a livello globale, ma questo non significa che sia meno importante. È una variante sulla quale abbiamo discusso attivamente e stiamo cercando di raccogliere attivamente il maggior numero di informazioni possibile da ogni fonte disponibile».

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