Sinner in finale di Australian Open. Pietrangeli: «È l'uomo da battere». Barazzutti: «Ora è il più forte al mondo»

Il tennista italiano ha vinto in quattro set contro il gigante serbo. Dopo il match sono arrivati i complimenti di colleghi e compagni

Sinner in finale di Australian Open: da Pietrangeli a Berrettini, tutte le reazioni: «Te lo meriti», «L'uomo da battere»
4 Minuti di Lettura
Venerdì 26 Gennaio 2024, 11:27 - Ultimo aggiornamento: 14:34

Un'impresa storica arrivata alle prime luci dell'alba qui in Italia. Jannik Sinner ha battuto 3-1 Novak Djokovic in semifinale agli Australian Open ottenendo così il pass per la finale. Un risultato accolto con grande clamore nel nostro Paese, che sta seguendo con molto entusiasmo il cammino del numero 4 Atp, che sta portando il tricolore sul tetto d'Australia, un Grande Slam. Vista la portata del trionfo, che non ha lasciato spazio a un gigante come Nole, non sono mancati i complimenti all'altoatesino. Da Pietrangeli a Berrettini, ecco tutte le reazioni.

Sinner può diventare numero 1 al mondo? Ecco perché ora è lo sportivo più amato dagli italiani

Pietrangeli: «Sinner l'uomo da battere»

A stringere la mano virtualmente al classe 2001 è stato Nicola Pietrangeli, ex tennista italiano e unico ad aver vinto due tornei del Grande Slam: «Sinner è un fenomeno, è l'uomo nuovo, il giovanotto da battere e per un pò di tempo sarà così. Se continua come sta facendo ora, per gli altri saranno cavoli amari». Così, l'atleta con più incontri disputati e vinti in Coppa Davis ha commentato la vittoria di Melbourne: «Me lo aspettavo, visto che avevo scommesso una bibita che Sinner avrebbe vinto.

Sembra uno che vince da 50 anni ogni partita - continua Pietrangeli -. Io avercela con lui? È una stupidaggine. Dico che invece Jannik è proprio forte, già ora al livello dei primi due-tre del mondo. Lo ripeto, diventerà l'uomo da battere: per me è superman e contro di lui ce ne sarà per pochi».

A queste parole si sono adffiancati anche i colleghi e i compagni. A partire da Berrettini, che ha scherzato con il ventiduenne complimentandosi con un «Bravino», mentre Sonego ha commentato la vittoria con: «Te lo meriti». Musetti ha esternato il suo stato d'animo: «Paura», per le abilità del tennista del 2001 che ha sconfitto uno dei migliori in circolazione. Fognini e Vavassori, che sarà impegnato nella finale in doppio a Melbourne, hanno mostrato la loro vicinanza al tennista condividendo le immagini di Jannik con i pugni alzati in segno di vittoria.

Barazzutti: «Ora è il più forte al mondo, in finale da favorito»

«Dalle ultime partite giocate contro Djokovic avevo capito che il dominio di Nole fosse agli sgoccioli e oggi ne ho avuto la conferma. Jannik non fa che migliorare, tecnicamente e fisicamente e Nole non ce la fa più a stare al suo passo. Ora Sinner è il più forte giocatore del mondo». Così all'Adnkronos l'ex capitano azzurro di Coppa Davis Corrado Barazzutti. «Il serbo è il più grande giocatore nella storia del gioco ma non è superman, gli anni passano anche per lui è mi sembra che Sinner abbiamo ormai messo la freccia e sia in corsia di sorpasso - sottolinea l'ex numero 7 del mondo -. Il futuro è di Sinner che è in crescita continua e nei prossimi anni di finali Slam ne giocherà tante». «In finale ci arriva da favorito, soprattutto se dovesse affrontare Medvedev, sul quale ha il vantaggio psicologico di aver vinto gli ultimi tre confronti diretti. Zverev può essere più pericoloso ma Jannik arriva al massimo in questa occasione, con una determinazione feroce e non si può lasciare sfuggire questa grande occasione. Deve tornare in Italia con il titolo», conclude Barazzutti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA