Il match è iniziato con circa tre ore di ritardo sul programma iniziale a causa della pioggia caduta sin dal mattino su Parigi. La 27enne romagnola è partita bene (2-0), poi però Sara ha subito un parziale di 22 punti a 4 che ha consegnato il set nelle mani della tedesca alata un metro e ottanta, che gioca un tennis potente e aggressivo: 6-2. La Errani è apparsa stanca e provata dopo il durissimo match vinto due giorni fa contro la Jankovic: è reduce dalla finale a Roma e nelle ultime due settimane e mezza tra singolare e doppio anche qui a Parigi ha giocato tantissimo. L’azzurra ha provato a resistere alle accelerazioni dell’avversaria e nel secondo set ha avuto due palle del 3-1 (40-15 al servizio). Il match è praticamente finito lì: 2-2, quindi 6-2 come nella prima partita.
Per la Errani era il terzo quarto di finale consecutivo al Roland Garros. La numero uno azzurra a Parigi vanta la finale del 2012, sconfitta da Maria Sharapova, e la semifinale un anno fa, fermata da Serena Williams.
La Petkovic giovedì in semifinale troverà Simona Halep, favorita numero 4, che con un doppio 6-2 ha sconfitto la russa Svetlana Kuznetsova, numero 27. Per la 22 rumena è la prima semifinale in carriera in un torneo dello Slam. Nella parte alta si sfideranno, invece, Maria Sharapova, testa di serie numero 7, e Eugenie Bouchard, ventenne canadese in grande ascesa (è testa di serie numero 18), che contende proprio alla russa di sette anni più grande lo scettro di più bella del circuito. Proprio in questi giorni circola sul web una foto che risale al 2002 e ritrae Eugenie bambina insieme a Masha 15enne: la scattò il papà della Bouchard, Mike, a Miami durante il torneo. La Sharapova aveva appena fatto il debutto a Indian Wells nel circuito maggiore.
Definita la semifinale della parte alta del tabellone maschile: venerdì sfida tra Rafa Nadal ed Andy Murray. Il mancino spagnolo, otto volte vincitore al Roland Garros, ha sofferto solo nel primo set contro il connazionale David Ferrer (n.5): 4-6 6-4 6-0 6-1 per il numero uno del mondo. Nadal nei giorni scorsi aveva confessato di avere dolore alla schiena, ma a vederlo in campo non sembra. Rafa ha commesso 31 errori gratuiti in totale, di cui 28 nei primi due set. Dal terzo in poi non c’è più stato match.
Murray (n.7) ha battuto in cinque set l’idolo locale Gael Monfils (n.23): 6-4 1-6 6-4 1-6 6-0 dopo tre ore e 15 minuti. Lo scozzese sembrava avere in mano il match, poi nel terzo si è distratto e il francese si è rifatto sotto aggiudicandosi anche il quarto. Con il buio che incombeva Murray ha vinto in pochi minuti il quinto evitando così la sospensione per oscurità: 6-0.
Nella parte alta del tabellone i due semifinalisti sono Novak Djokovic (n.2) e l’ex ribelle Ernests Gulbis. Il 25enne lettone dal braccio d’oro, testa di serie numero 18, è il nome nuovo di questo Slam. Da lunedì sarà per la prima volta in carriera tra i top ten.