Monaco, cori e saluti fascisti. «Duce​, duce». Ultrà scatenati nel locale caro a Hitler: fermato un tifoso laziale

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Monaco, cori e saluti fascisti. «Duce , duce». Ultrà scatenati nel locale caro a Hitler: fermato un tifoso laziale
di Alberto Abbate
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Mercoledì 6 Marzo 2024, 09:49 - Ultimo aggiornamento: 10:30

dal nostro inviato
MONACO Uno striscione esposto il 14 febbraio in Curva Nord annunciava l'arrivo in Baviera: «L'unica cosa che vi invidiamo: la birreria». Un messaggio che in realtà aveva poco a che vedere con una sbronza d'allegria, lunedì notte è arrivata la conferma. Nel pomeriggio di ieri infatti è circolato un video in cui un centinaio di tifosi della Lazio, arrivati a Monaco per la partita di Champions contro il Bayern, ha intonato un coro fascista («Avanti ragazzi di Buda»), che si sente spesso tra casa e trasferta. «Duce, duce», «Lazio, Lazio» e braccia tese, proprio all'interno dell'Hofbräuhaus, lo storico birrificio fondato nel 1589 dal duca Guglielmo V, uno dei più importanti della città: lì Hitler nel 1920 tenne uno dei suoi primi comizi. Un altro tifoso biancoceleste invece, incurante della capillarità dei controlli della Polizia bavarese, all'interno di un pub ha urlato "Lazio, Lazio" con tanto di saluto romano e nel giro di qualche ora è stato identificato e fermato.

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Un ragazzo di "buona famiglia", la situazione è rientrata subito ieri mattina: è stato rilasciato dietro il pagamento di una cauzione di 2mila euro che il magistrato deciderà di restituire solo nel caso in cui dalla requisitoria non verranno riscontrati riferimenti nazisti. La Lazio negli ultimi giorni aveva preallertato la tifoseria con un comunicato ufficiale nel quale elencava tutti i comportamenti da evitare in Germania, tra i quali anche «l'esibizione o la propaganda di materiale razzista, volgare o offensivo in genere; l'ingresso di qualsiasi oggetto atto a offendere; pronunciare o pubblicizzare espressioni razziste, volgari o offensive sia attraverso slogan e cori che attraverso l'esibizione di immagini (striscioni o poster)».
Questo ricordando anche che, sulla società, pende una sanzione disciplinare attualmente sospesa e che, da eventuali atteggiamenti al di fuori delle regole, potrebbero scaturire ulteriori pene, come la chiusura parziale o totale dello stadio Olimpico.

Pericolo che almeno per ora, da quanto emerge dalla Uefa, sembrerebbe scongiurato dal momento che non c'è stata alcuna segnalazione al club biancoceleste.

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LE REAZIONI

Al contempo c'è stata una netta presa di posizione da parte dell'assessore allo Sport di Roma Capitale, Alessandro Onorato: «Le immagini dei tifosi della Lazio che inneggiano al duce e fanno saluti romani sono una vergogna si legge in una nota dell'Ansa e sono fango sulla squadra, la tifoseria e la città di Roma». E ancora: «Per questo, senza se e senza ma, condanno con fermezza ed esprimo sdegno per quanto si vede nel video che in queste ore sta facendo purtroppo il giro del mondo. Quella roba non ci rappresenta, ma è anche indicativa di un campanello d'allarme, l'ennesimo, che deve obbligare la politica tutta ad un'assunzione di responsabilità rispetto all'atteggiamento di condanna inequivocabile che si deve sul periodo più buio e drammatico della storia del nostro Paese». Lotito prende le distanze dall'accaduto: «Noi condanniamo ogni forma di razzismo e antisemitismo, questi pochi soggetti macchiano l'immagine della Lazio». Nel frattempo nella giornata di ieri è circolato su Tiktok il video in cui alcuni tifosi della Roma, di ritorno sabato scorso dalla trasferta di Monza, intonano un coro antisemita, all'inizio dedicato al centravanti iraniano Azmoun, ma che sfocia in una serie di epiteti razzisti e si chiude con la frase «Nella As Roma non ci sono ebrei».
(ha collaborato Valerio Marcangeli)

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