Rio 2016, quando la gara è di look. Sfilate di moda o gare olimpiche?

Rio 2016, quando la gara è di look. Sfilate di moda o gare olimpiche?
di Carlo Santi
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Lunedì 15 Agosto 2016, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 12:56

dal nostro inviato
RIO DE JANEIRO Sulla pista blu dell'Olympic Stadium di Rio, un impianto sperduto con poco pubblico dove l'Olimpiade rimane lontana, le signore dell'atletica sembra vadano a una sfilata di moda piuttosto che a gareggiare nella competizione più affascinante del mondo. Unghie colorate, capelli viola, cerchietti e slippini più adatti per andare a Copacana che ai blocchi di partenza, eyeliner. Il trucco è tutto anche per un'atleta che non smette mai di essere donna prima che campionessa. Lo sport fa tendenza e anche la moda lo utilizza. Guardiamo la sfilata della cerimonia di apertura. Al Maracanà, ma è accaduto anche altrove, non s'è trattato solo della presentazione delle squadre: è stata una passerella mondiale dove il look era in prima fila, con fior di stilisti che hanno confezionato le divise degli atleti. Angela Tenorio, sprinter da 1135 dell'Ecuador, vent'anni, ai blocchi è andata con la parrucca. Più seria è stata Elaine Thompson. La giamaicana ha vinto i 100 metri spodestando la connazionale Shelly-Ann Fraser-Pryce che aveva conquistato le ultime due edizioni dei Giochi e voleva entrare nella storia. Eliane - il cui unico vezzo è stato quello di indossare un doppio cerchietto argentato diventato d'oro dopo 10 secondi e 71 centesimi, con una bella accelerazione dopo 60 metri che ha spinto indietro Tori Bowie con il suo cespuglio di capelli - ha pensato solo a vincere.
L'ESTETISTA SHELLY-ANN
Chi invece voleva vincere e stupire ancora, come aveva fatto un anno fa nel Nido d'Uccello di Pechino correndo con un giardino di margherite in testa, era Shelly-Ann Fraser-Pryce. Stavolta la parrucchiera giamaicana che a Kingston gestisce un salone di bellezza, si è presentata con i capelli colorati. Lei ha una propensione per le tinte e le extensions, e ne ha fatto un business. Una passione esplosa alla visibilità di tutti con la lunghissima chioma colorata di giallo e di verde, i colori della bandiera dalla Giamaica. Avrebbe voluto correre felice con l'oro al collo, Shelly-Ann, ma la rivale Eliane l'ha fermata. Avrebbe voluto mostrare le unghie e le scarpe trasformando di nuovo il giro d'onore in una sfilata di moda. Chi invece ha preferito essere naturale, con poco trucco, è stata l'olandesina Dafne Schippers, l'unica bianca della compagnia delle otto atlete che si sono sfidate nei 100 metri. La campionessa del mondo dei 200 metri di Pechino, quando con 2163 è diventata la donna più rapida d'Europa, si è dovuta accontentare del quinto posto (1090) senza poter partecipare alla festa delle medaglie. Tanti tatuaggi con disegni berberi e tanto smalto sulle unghie.
BEACH CON IL VELO
La campionessa olimpica dell'eptathlon, la belga Thiam Nafissatou, ha chiuso la sua fatica con un dito sanguinante; Jessica Ennis-Hill, campionessa in carica e anche mondiale, ha gareggiato con le unghie smaltate con i colori della bandiera del Regno Unito. Ibtihaj Muhammad, schermitrice della nazionale americana, ha sfilato con lo hijab, il velo dell'islam per le donne. Sul campo, invece, il velo lo hanno indossato le egiziane del beach volley. È la prima volta che l'Egitto presenta la squadra del beach: Doaa Elghobashy e Nada Meewad hanno giocato così perdendo contro Germania, Canada e Italia. Ad aprire la strada a look speciali è stata Florence Griffith. A Seul '88, la sprinter di Los Angeles si è presentata con una tutina aderente e poi anche spaziale e unghie lunghissime, autentiche armi. Tutto il contrario dell'immagine di quarant'anni prima quando a Londra '48 Fanny Blankers-Koen, la mammina volante olandese.