La prima medaglia di Tokyo 2020 è stata di un iraniano, Javad Foroughi, oro della pistola 10 metri. A una settimana, quasi, dall'inizio della trentaduesima edizione delle Olimpiadi questa non è una notizia, ovviamente, anzi. Il problema è che ora, il tiratore a segno, è accusato di essere un terrorista dai suoi avversari, e non solo. Anche la giornalista persiana Masih Alinejad ha confermato su Twitter che il campione olimpico è membro delle Guardie rivoluzionarie, ed è anche stato inviato in Siria, paese in cui vengono uccise molte persone dall'Irgc.
#JavadForoughi, Iran's first gold at @Tokyo2020 in men's 10m air pistol, is member of Revolutionary Guards. He was sent to Syria along with #IRGC forces for 2 years. IRGC killing protesters and assassinating outside Iran.
This is an affront to the Olympic ideals.
#جواد_فروغی pic.twitter.com/G4WwAaKJbC— Masih Alinejad 🏳️ (@AlinejadMasih) July 24, 2021
Tokyo 2020, accuse di terrorismo: risponde il Cio
«Se hanno delle prove che ce le facciano avere: noi siamo qui», ha risposto il portavoce del Cio, Mark Adams, riguarda le accuse a Foroughi. «Come può un terrorista vincere l'oro? Questa è la cosa più assurda e ridicola», ha detto il coreano Jin Jongoh, 15/o nella stessa gara, mentre sui social sono partite petizioni per ritirare l'oro all'iraniano.