Yamaha, il gelo porterà alla separazione in casa

Yamaha, il gelo porterà alla separazione in casa
di Matteo Morichini
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Sabato 21 Novembre 2015, 10:05 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 13:14
ROMA La prima, lampante eredità della farsa spagnola sono danni potenzialmente irreversibili all'immagine del Motomondiale che mai, in sessant'anni di storia, aveva assistito ad un pilota Honda fare da guardaspalle a una Yamaha. Il secondo effetto collaterale di un'etica sportiva calpestata dai capricci personali, è di natura commerciale. Se queste sono le gare di MotoGp, riflettono gli sponsor, meglio emigrare altrove. In entrambi i casi, l'unica personalità in grado di arrestare l'emorragia economica ed il calo di consensi, è ancora una volta Valentino Rossi; pronto ad esercitare il proprio peso specifico all'interno di un circus umiliato per promuovere la sua agenda e quindi riscattare le slealtà subite a Phillip Island, Sepang e Valencia. The Doctor ha perso il titolo ma il “People's Champion” è sempre lui. Oggi più di prima. Marquez, basta farsi un giro sulla sua bacheca Facebook, ha perso rispetto ed estimatori mentre il cinque volte campione del mondo Lorenzo, per quanto riguarda i fans, non ha mai raggiunto traguardi globali. Rossi invece può contare s'un armata di milioni di tifosi ed è innegabile che il «biscottone » gli abbia consegnato il coltello dalla parte del manico.
EFFETTO RIVINCITA
Per capire che la Dorna è con Rossi basta rivedere le immagini del grande boss Ezpeleta che annuisce dispiaciuto ad ogni sua parola nel post-gara, e gli da appuntamento in privato. Principalmente perche l'indotto economico dipende in buona parte dalla presenza di un Dottore competitivo e poi perche si sentono in colpa per non avergli dato retta sulla condotta di Marquez; fuoriclasse in moto ma non nell'animo che ha confermato tutti i sospetti. La MotoGp ha dunque perso l'erede disegnato di Valentino e Rossi può premere più di un pulsante per riprendersi ciò che gli è stato tolto. Il passaggio alle Michelin e la centralina unica sono i due grandi cambiamenti per il 2016 che potrebbero andare nella direzione di Rossi. Ed è ovvio che gli organizzatori faranno il possibile per preservare la passione del loro fuoriclasse più influente, anche perche è ormai impossibile affidare l'appeal commerciale del “brand” ad un pilota che decide di avvantaggiare un'altra scuderia e che scende in pista non per vincere, ma per far perdere un altro. Resta da capire a che tipo di gare assisteremo in futuro. Marquez ha creato un mostro; con lui in pista il dubbio di un esito falsato sarà onnipresente e le ripercussioni del suo operato coinvolgeranno anche la Honda. In casa Yamaha invece si prevede un inverno gelido; Valentino non ha digerito le parole di Lorenzo (che ha una porta aperta in Ducati ndr) e la convivenza forzata potrebbe condurre a due team ufficiali ma separati. L'ipotesi di un divorzio resta improbabile ma anche la scuderia d'Iwata ha tutto l'interesse nell'accontentare Rossi. La vendetta è un piatto che va servito freddo e una volta esauriti i bollori ed incastrati i vari tasselli, la reazione di Valentino sarà lucida e spietata.