Duello ad alta tensione: Ferrari e Mercedes adesso sono allo stesso livello

Duello ad alta tensione: Ferrari e Mercedes adesso sono allo stesso livello
di Giorgio Ursicino
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Lunedì 31 Luglio 2017, 10:58
Dopo il titolo d'estate, portato a casa da Sebastian Vettel a Silverstone per un solo punto, è Maranello ad aggiudicarsi la prima sfida del girone di ritorno. E, come aveva fatto la Mercedes in Inghilterra, la Ferrari risponde a Budapest con una perentoria doppietta. Si rafforza di gara in gara la sensazione che il Campionato sarà incerto fino all'ultimo e il Cavallino, che quest'anno ha fatto un grande balzo in avanti, lotterà senza mollare un centimetro su tutti i circuiti. L'Hungaroring ha anche ribadito che la corposa differenza di passo è la caratteristica che più rende differenti la SF70H e la W08 ormai quasi sullo stesso livello dal punto di vista della power unit. La Rossa va meglio sui circuiti tortuosi e molto guidati dove serve agilità, reattività e trazione meccanica, la Grigia appare più forte nelle piste ad alta velocità, soprattutto quelle che hanno lunghi curvoni in appoggio poiché la maggior distanza fra gli assi consente di far lavorare meglio i flussi che sfiorano la monoposto e la schiacciano a terra senza frenarla in rettilineo. I ragazzi di Arrivabene hanno sfruttato al meglio l'occasione di Montecarlo e si sono presi la doppietta anche in Ungheria. Come ha sottolineato Niki Lauda le Ferrari dovrebbero essere favorite anche a Singapore. Ma Sergio Marchionne in persona ha detto in nessuna tappa la sua armata partirà sconfitta tanto da sognare di ripetere il risultato di ieri anche davanti ai tifosi amici di Monza, il tracciato più rapido del Campionato.
Sia come sia, sarà una battaglia di uomini e di mezzi fino a novembre e anche il minimo dettaglio nel conteggio finale potrebbe fare la differenza. Finora Bottas si è dimostrato più consistente di Raikkonen (anche se il Presidente punta a confermarlo), Sebastian ha corso un Mondiale esaltante, ma resta vulnerabile nei duelli ravvicinati perché più dei rivali va in crisi di nervi. In una gara come quella di Budapest, corsa al comando dall'inizio alla fine, ha veramente pochi rivali.

UN MAESTRO
Hamilton resta fortissimo e su alcune piste è un maestro (dopo la veloce Silverstone ha fatto vedere di essere il padrone di casa anche nel lento Hungaroring), ma con l'assenza di Rosberg dà l'impressione di far fatica a mettere rapidamente a punto la raffinata, ma sensibile Freccia di quest'anno pagando in alcune occasioni pesanti posizioni sulla griglia. Un punto che Maranello potrebbe sfruttare è la compattezza del team che ha una prima e una seconda guida ben definite. Ed entrambi i piloti sanno bene cosa debbono fare.
Meno chiara la situazione nella squadra tedesca anche a causa dell'ottima stagione di Valtteri anche se pensare di vincere il Mondiale con un pilota che fino a quest'anno non aveva ottenuto nemmeno una vittoria avendo Hamilton in squadra può apparire un po' presuntuoso. La conferma di questo scenario si è avuta sulle colline ungheresi e alla fine in Mercedes nessuno appariva felice di quanto accaduto. Come se la situazione fosse sfuggita di mano.

L'ORDINE
Quando Lewis era in rimonta è stato chiesto a Valtteri di farsi da parte perché l'inglese sosteneva che avrebbe potuto passare le Ferrari. A Bottas la promessa che se non fosse accaduto il britannico avrebbe restituito la posizione. Hamilton è andato all'attacco, ha raggiunto le Rosse in pochi giri, ma in molti non è riuscito a superarle. Nel giro finale la follia: Lewis, che era in vantaggio di sette secondi sul compagno, lo ha aspettato e fatto passare all'ultima curva con il rischio di venir infilzato anche da Verstappen che era in scia al finlandese. Il boss Wolff che dovrebbe decidere le operazioni è andato su tutte le furie anche se a fine gara ha detto che in Mercedes funziona così, per questo vincono. Lewis era molto abbacchiato per avere perso tre punti, Valetteri non è sembrato per niente euforico per averne conquistati tre in più in quel modo. A Maranello, in ogni caso, ringraziano: in un Campionato così combattuto tre punti in più di Vettel su Hamilton sono proprio un bel regalo.