Il gesto di Alves - che in campo ha raccolto, sbucciato e mangiato la banana - ha innescato una campagna planetaria contro il razzismo. «Ho cercato di dare una risposta intelligente a un'aggressione, senza immaginare questa ripercussione» ha rivelato. L'autore del gesto rischia invece tre anni di carcere,
oltre al bando a vita dagli stadi.
«Ci deve essere una punizione - ha spiegato Alves - ma non credo sia necessario pagare il male con il male. Bisogna educare, non si può combattere così la discriminazione, allontanando il colpevole dal calcio, togliendogli il lavoro. Magari quella persona è un padre di famiglia e deve in qualche maniera mantenere i propri figli».
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