GATTI MACULATI
Essere sul mercato non equivale però a venir ceduto. Perché bisogna che s'incastrino tre volontà: quella della Roma (che sotto una certa valutazione non scende), del calciatore (che di traslocare in campionati minori non ci pensa minimamente) e del club acquirente (che gioca sul flop italiano per abbassare il prezzo del cartellino). Al momento a spendere quanto chiedono a Trigoria ci sono soltanto 3-4 società cinesi. Le stesse che si erano già fatte avanti a gennaio (insieme a un paio di club tedeschi) e che erano state respinte. Edin a Roma si trova bene ma la volontà di giocare lo ha messo nelle condizioni di valutare le proposte che gli arriveranno. E quelle cinesi sono le ultime che prenderà eventualmente in considerazione. Sa che in Italia ha mercato (Milan e Inter in caso di cessione di Bacca e Icardi) e il suo nome è ancora spendibile in Premier e Bundesliga. Anche in Turchia che però non considera un torneo appetibile. Potrebbe essere lui parte della mossa a coda di gatto maculato tanto evocata da Sabatini. L'altra, se la Juventus o altri club non verseranno i 38 milioni della clausola di Pjanic (e in quest'ottica il ds lascia aperta non una porta ma un portone: «Se qualcuno vuole può pagare la clausola»), riguarderà Paredes e Ruediger. Ieri il ds sul difensore è stato esplicito come poche altre volte: «Lo riscatteremo, poi vedremo cosa dirà il mercato. Non è insostituibile». Tradotto: basta l'offerta giusta e il bell'Antonio saluterà senza rimpianti. Mossa che tra l'altro ricalcherebbe il modus operandi del club: nel 2013 per far cassa partì Marquinhos; nel 2014 Benatia; lo scorso anno alla fine furono preziosi anche gli 8 milioni del Lione per Yanga Mbiwa e i 5 risparmiati per il riscatto di Astori. Per Paredes invece si cerca l'offerta giusta: ultimo a farsi avanti è stato lo Zenit ma l'argentino piace anche in Italia (Milan e Bologna). Capitolo arrivi: nonostante sino al 30 giugno la Roma dovrà concentrarsi a sistemare il bilancio (e quindi dovrà occuparsi di cessioni), l'interessamento della Juventus per Diawara appare alquanto sospetto. Più di qualcuno a Trigoria ritiene che sia una manovra di disturbo in ottica Pjanic. Il mercato del resto si fa anche così.