Il futuro di Kylian Mbappé torna a essere una questione nazionale per i francesi. Il miglior giocatore transalpino che rischia di dire addio a Parigi – poco prima dell’inizio delle Olimpiadi estive – per trasferirsi a parametro zero al Real Madrid. Club con il quale, si mormora, avrebbe già trovato da tempo un accordo. Le smentite di circostanza non cancellano i timori della Francia di perdere Mbappé. Qualche anno fa era dovuto addirittura intervenire il presidente Emmanuel Macron in persona per convincerlo a restare e firmare il rinnovo con il Psg. Che è poi quello attuale, in scadenza a giugno. Adesso la questione si ripropone. Un popolo intero, e tutta la tifoseria del Psg, spera nell’ennesimo miracolo finanziario dei qatarioti. Ma questa volta, pare, non è più una questione di soldi. È l’ambizione a spingere Mbappé lontano dalla Francia. È la possibilità di vestire la maglia del Real Madrid, la più importante della storia del calcio, e giocare con Bellingham e Vinicius. È puntare in alto, è pensare in grande, è restare nel firmamento che regala l'eternità. In fin dei conti, il Psg fa sì collezione di campionati e coppe nazionali, ma fallisce sempre il grande appuntamento, la Champions. Anche quest’anno sta facendo fatica, tanto da aver strappato il pass per gli ottavi soltanto in extremis. E il Milan di Stefano Pioli, retrocesso in Europa League, ne sa qualcosa. «Non nasconderò che voglio che Kylian rimanga. Il miglior giocatore del mondo è Kylian e il miglior club per lui è il Psg», ha detto il presidente dei parigini, Nasser Al Khelaifi. «Qui ha il miglior centro di allenamento del mondo, il miglior allenatore del mondo e ogni anno giocherà sicuramente in Champions dove arriveremo almeno agli ottavi, se non ai quarti, le semifinali o la finale», ha concluso.
QUESTIONE ECONOMICA
L’addio di Mbappé è anche, e soprattutto, una questione economica per tutta la Ligue 1.