L'ex capitano bianconero ammette che ci sono vari contatti ma non si sbilancia. Esclude solo di poter tornare a giocare in serie A - fra le ipotesi ci sono gli Stati Uniti e anche la Cina - ma assicura che sarà di nuovo in campo. «Mi auguro di fare altre esperienza all'estero e poi di tornare in Italia», spiega.
Poi confessa che gli piacerebbe incontrare di nuovo Francesco Totti. «Rappresenta quello che io ho rappresentato a Torino per età e ruolo - afferma Delpiero parlando mercoledì sera a villa Aurelia a Roma nel corso di un incontro organizzato da Banca Generali, di cui l'ex capitano della Juventus è testimonial dal 2009 -. Con e contro Francesco abbiamo fatto partite storiche, la rivalità è stata vissuta sempre molto bene. Mi piacerebbe tornare a giocare con lui».
L'ex bianconero parla anche dell'avventura in Australia: «E' stata una esperienza molto formativa, con il Sydney in due anni abbiamo stravolto in calcio in Australia. Mi ha aiutato a crescere, ha insegnato l'inglese ai miei figli, un po' meno a me», scherza Delpiero.
Infine un commento sul disastro della nazionale. «C'è grande amarezza, dispiace - osserva -. Purtroppo siamo usciti con una partita molto strana. C'è un malessere generale, non siamo riusciti a eprimere quanto fatto nella prima partita contro l'Inghilterra. E al mondiale non ci sono più squadre materasso. E' un momento molto delicato - continua Pinturicchio - paghiamo non solo il lavoro di Prandelli ma il lavoro fatto fino ad oggi da Federazione e squadre. Abbiamo dei gap rispetto al calcio internazionale su giovani, stadi, tifosi e diriti tv», dice ancora Del Piero.
«Sono rimasti pochi i paesi dove in tv si vede il calcio italiano, in australia si vede solo la premier. Comunque abbiamo toccato il fondo e possiamo solo risalire - conclude l'ex capitano della Juve -. Speriamo che chi subentrerà abbia energie, idee ed entusiasmo».